Ci sarebbe Michele Scillieri dietro la società panamense Gleason Sa. Il commercialista milanese, nel cui studio professionale fu domiciliato al momento della fondazione il partito Lega Salvini Premier, sarebbe dunque il beneficiario finale dei 400 mila euro usciti dalle casse della Lombardia Film Commission (Lfc) e finiti, dopo diversi passaggi, sul conto svizzero della società panamense. “È a lui riferibile”, ha sostenuto il 16 luglio, davanti ai magistrati della Procura di Milano, Roberto Tradati, una delle tante persone sentite dagli inquirenti in questi ultimi mesi con l’obiettivo di capire che fine hanno fatto gli 800 mila euro spesi dall’ente pubblico lombardo per comprare un immobile a Cormano. Tradati è presidente e amministratore delegato della Fidirev, la fiduciaria italiana al centro della vorticosa girandola di bonifici usati per smistare su conti privati dei commercialisti leghisti gli 800mila euro dei contribuenti lombardi. Il fiduciario ha risposto per tre ore alle domande del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi, che gli hanno chiesto conto soprattutto dei suoi rapporti con Scillieri. È da questo colloquio che emergono dettagli nuovi sui 400 mila euro finiti in Svizzera.
Premessa. La versione di Tradati non è ancora stata riscontrata dai magistrati italiani, che per farlo attendono di ricevere risposta alla rogatoria inviata ai colleghi della Confederazione elvetica. È infatti a Lugano che sono custoditi i nomi ufficiali dei beneficiari del conto corrente della panamense Gleason. Ma la versione del fiduciario italiano permette di aggiungere qualche piccolo tassello utile a ricomporre il complicato mosaico finanziario attraverso cui i commercialisti della Lega, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, insieme al loro collega Scillieri avrebbero orchestrato la stangata ai danni della Lfc. Tradati ha detto innanzitutto ai magistrati che Scillieri, al tempo dell’operazione, nel 2017, aveva un conto corrente in Svizzera, presso la Credinvest di Lugano, su cui era depositato un milione e 400 mila euro. Tradati ha aggiunto però che, di questa cifra, Scillieri aveva messo 400 mila euro a garanzia “di un finanziamento a favore di Gleason Sa, società panamense a lui riferibile” e “amministrata dalla Dreieck, una fiduciaria svizzera”. Titolare del credito nei confronti della Gleason era la stessa banca svizzera, la Credinvest. Ed è proprio per chiudere quel finanziamento, ha detto Tradati ai magistrati, che sarebbero serviti i 400 mila euro della Lombardia Film Commission. Insomma, metà della somma pagata dall’ente pubblico lombardo per comprare un immobile a Cormano sarebbe finita alla banca svizzera Credinvest per chiudere un finanziamento chiesto dalla Gleason di Scillieri. Questa almeno è la versione di Tradati. In attesa della risposta della magistratura elvetica, che dovrebbe chiarire definitivamente chi ha beneficiato di quei 400 mila euro, resta una certezza. I dati bancari raccolti dalla Guardia di finanza di Milano dicono che fine hanno fatto gli altri 400 mila euro pubblici: 200 mila sono andati a Francesco Barachetti (indagato), il fornitore preferito dalla Lega di Matteo Salvini; quasi tutto il resto della somma è finita sui conti personali di Di Rubba e Manzoni, i commercialisti del partito di cui Salvini continua a dire di fidarsi.