Un comune della Val Seriana, dieci terreni edificabili in vendita, circa 3 mila metri quadrati acquistati dalla Immobiliare Andromeda e venduti dalla famiglia Testa di Clusone. L’inchiesta milanese sui presunti fondi neri della Lega riparte da Onore, 900 abitanti. E da una consulenza, spiega la Procura, “chiaramente” falsa. È la prima certezza nel ginepraio di fatture sospette costruito dai commercialisti vicini alla nuova Lega di Matteo Salvini. Certezza puntellata dalle parole messa a verbale dal commercialista Michele Scillieri indagato per peculato, oggi agli arresti domiciliari come i colleghi Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba. Sul tavolo dei magistrati c’è una presunta consulenza di 178mila euro finita alla società Sdc riferibile indirettamente a Manzoni. Soldi bonificati da Andromeda, società coinvolta nella compravendita “fittizia” dell’immobile di Cormano pagato con 800mila euro dalla fondazione regionale Lombardia Film Commission. Dei terreni di Onore ne parlerà Manzoni al procuratore aggiunto Eugenio Fusco: “I soldi che riceve la Sdc da Andromeda non c’entrano nulla con la vendita del capannone. Quel bonifico riguarda un’operazione immobiliare di un terreno in Val Seriana, intestato ai Testa”. La versione però non convince i magistrati.
Scillieri, interrogato per otto ore, conferma il sospetto dei pm, anche perché è stato coinvolto nella vicenda. Il commercialista, nei cui uffici ha eletto il primo domicilio la nuova Lega di Matteo Salvini, a verbale spiega che le due operazioni non sono collegate. Da qui l’ipotesi dei pm: il denaro ricevuto da Sdc proviene dal peculato di Film Commission e non da una vera consulenza. Sono tre i motivi per cui la spiegazione di Manzoni, secondo la Procura, non è credibile: il primo riguarda il prezzo della consulenza, ritenuto eccessivo rispetto al valore dei terreni di 250mila euro. Secondo: la perizia sui terreni è del gennaio 2017, precedente ai soldi bonificati a Sdc. Terzo: il rogito per l’acquisito da parte di Andromeda dalla famiglia Testa è del gennaio 2017, sempre undici mesi prima che Sdc riceva il bonifico da 178mila euro. Scillieri spiega e la Procura confronta le sue parole con le annotazioni della Finanza. L’8 dicembre 2017, pochi giorni dopo aver ricevuto gli 800mila euro da Film Commission, da Andromeda escono oltre 600mila euro. Parte di questo tesoretto, 178mila euro, arriva alla Sdc, il resto va a Francesco Barachetti, imprenditore anche lui in rapporti con i commercialisti. L’11 dicembre 2017 Sdc trasferisce quasi tutto il denaro sui conti personali di Manzoni e Di Rubba e su quello della società Cdl che gira la sua provvista (45mila euro) alla Dea Consulting, altra società del duo Di Rubba-Manzoni, i commercialisti vicini alla Lega. Sdc, si legge in una nota della Gdf, intrattiene “operazioni con soggetti collegati al partito Lega per Salvini premier”. La vicenda dei dieci terreni sta in una segnalazione della Uif sull’ l’imprenditore Marzio Carrara (non indagato).
Il passaggio si riferisce all’attività del notaio Marco Tucci che il 22 novembre 2018 rogiterà la vendita finale dei terreni da Andromeda alla Eco srl, società citata nell’indagine. Costo iva compresa: 305mila euro. Nel mirino c’è però la prima vendita dalla famiglia Testa ad Andromeda. Passaggio, secondo i pm, dove i soldi del presunto peculato vengono mascherati come una consulenza immobiliare.