Tra le nuove carte depositate dai pm romani nell’indagine su Tiziano Renzi, c’è anche un verbale di sommarie informazioni che riporta d’attualità un tema di cui Il Fatto si era occupato due anni fa: il collegamento ferroviario per Rignano sull’Arno caro a Tiziano Renzi. Ne parla l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, ai pm romani. Il manager pubblico svela di avere incontrato Tiziano Renzi in un bar di Roma, con Carlo Russo. Tiziano Renzi gli chiese un collegamento veloce per portare i turisti a Rignano sull’Arno, il paese che vedeva proprio Tiziano segretario del Pd, quando il figlio era segretario nazionale. Il Pd locale a Rignano aveva fatto campagna sul collegamento ferroviario veloce mediante una stazione. L’idea era poi quella di collegare l’Alta velocità con un battello a Rignano. La questione interessava anche l’outlet “The Mall” che si trova a Reggello, lì vicino.
Quando i pm di Firenze contestarono a Tiziano Renzi e al re dell’outlet Luigi Dagostino una fattura per operazione inesistente del 6 luglio 2015 da 140 mila più Iva, pagata alla Eventi 6, società della moglie e delle figlie di Tiziano Renzi, il padre dell’ex premier rispose: “Con specifico riferimento al sito di Leccio ove sorgeva il The Mall, proponemmo di realizzare un battello che effettuasse il trasporto dei clienti dalla stazione di Rignano a un sito accessibile dai parcheggi, approfittando della navigabilità del fiume in quel tratto”. In questo ambito, Tiziano con i pm cita una riunione tra governo, Ferrovie e il sindaco di Rignano: “Ricordo che all’incontro con le Ferrovie, utile a verificare la fattibilità di tale idea, era presente anche il sindaco di Rignano, Lorenzini Daniele”. Alla riunione, come raccontò Lorenzini al Fatto, era presente anche il sottosegretario ai Trasporti (renziano) del governo Letta: Erasmo D’Angelis. C’erano anche due manager delle Ferrovie dello Stato, disse Lorenzini, senza ricordare i nomi. Allora Dagostino spiegò: “Tiziano aveva questa idea del treno fino a Rignano per poi far salire i turisti sul battello e venire al The Mall. Gli spiegai che era folle pensare di far fermare il Frecciarossa da Milano a Rignano. Già c’erano polemiche per il treno che ferma ad Arezzo, città della Boschi”.
Ora l’ad di Rfi, Maurizio Gentile, sentito nei mesi scorsi come persona informata dei fatti dai pm romani, aggiunge un nuovo elemento sull’attivismo di Tiziano. Il Gip Gaspare Sturzo nell’ordinanza di rigetto della richiesta di archiviazione per Tiziano Renzi in relazione ad altre questioni, cioè il presunto traffico di influenze su Consip e Grandi Stazioni, sottolineava ai pm l’importanza di una telefonata intercettata nella quale “Gentile (non indagato, ndr) riferisce al Gizzi Silvio, commentando un articolo del Lillo, che Russo gli si era accreditato quale una specie di ‘factotum del governo’, riferendo anche che Russo si sarebbe qualificato come persona che lavorava per il sottosegretario Lotti. Gizzi ammetteva che nei colloqui con il Russo, questi volesse sapere delle gare e che gli aveva richiesto di dargli il suo curriculum”. I pm quindi, seguendo l’input del Gip, hanno convocato Gentile. E così hanno scoperto che l’Ad di Rfi, nominato nell’aprile del 2014 in piena era Renzi, ha incontrato Tiziano Renzi insieme a Russo. Al Fatto Gentile spiega: “Ho incontrato Russo quattro volte. Una volta mi chiese di incontrare Tiziano Renzi e li vidi al bar ‘Il Fagiano’ vicino a Porta Pia. Tiziano mi chiese se fosse possibile fare un collegamento ferroviario per i turisti per Rignano. Gli spiegai che c’era già la linea ordinaria e che comunque non era materia di cui si occupa Rfi”. In un altro incontro, Russo chiese a Gentile informazioni sulle gare di Grandi Stazioni. “Gli dissi – spiega oggi Gentile – che delle gare si interessava Grandi Stazioni e non Rfi”.
Comunque Tiziano Renzi, prima dell’incontro con Gentile, quando non era ancora premier Matteo Renzi, aveva tentato un’altra strada. Erasmo D’Angelis, quando Il Fatto nel 2018 gli chiese della riunione a Firenze sulla questione del collegamento ferroviario per Rignano, spiegò che l’incontro era stato fatto quando era sottosegretario ai Trasporti del governo di Enrico Letta. “L’idea – disse allora D’Angelis – era quella di far fermare il treno da Milano a Rignano per poi trasportare i turisti sull’Arno al The Mall”. Maurizio Gentile oggi spiega: “Non sapevo di questa riunione a Firenze con due manager di Ferrovie e comunque anche dopo non ho più saputo nulla della questione”.