Il mondo si fonda su un ossimoro assurdo e drammatico: la società esclude. Come possiamo, infatti, chiamare società una realtà che si fonda sull’esclusione sistematica degli “altri”? Donne, negri, immigrati di ogni etnia, omosessuali, vecchi, malati, disabili, poveri, ebrei, musulmani, cristiani: ce n’è per tutti. Anzi: non ce n’è per nessuno. Discriminare, fino all’emarginazione, tutte […]
![File photo dated 03/03/14 of a child on weighing scales, as young children who do not have access to a garden are more likely to become obese, experts have said. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Wednesday September 16, 2015. Children aged three to five who have no garden are more likely to be overweight or obese by the age of seven than those who have a garden, the researchers said. See PA story HEALTH Garden. Photo credit should read: Chris Radburn/PA Wire](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2019/09/23/obesità-1200.jpg)
“Fat shame”: una società inclusiva è quella che dà il giusto peso anche al grasso
Anche se pochissimi di noi ne hanno consapevolezza, le persone "non magre" – come i canoni estetici imporrebbero – “rischiano di non avere una buona istruzione, un’equa assistenza sanitaria, una promozione o la sicurezza sul lavoro, un alloggio piacevole, degli amici, degli amanti o dei compagni di vita”. Tutto questo, perché la nostra cultura attribuisce alla grassezza significati negativi quali “esasperazione e disturbo psicologico”