Il 20 novembre 1995, il giorno in cui la Bbc mandò in onda l’immortale intervista in cui Lady Diana Spencer, già separata ma non ancora divorziata da Carlo “Principe ereditario per sempre” Windsor, rivelava al mondo la sua verità sulla Firm, la casa reale inglese. Sì, quella in cui parla apertamente della sua depressione post-partum.
Earl Spencer ottiene dalla Bbc un’inchiesta su come Martin Bashir ottenne la confessione tv di Diana. Se avevate l’età della ragione, che in queste cose inizia a 10 anni, ricorderete quel 20 novembre 1995, il giorno in cui la Bbc mandò in onda l’immortale intervista in cui Lady Diana Spencer, già separata ma non ancora divorziata da Carlo “Principe ereditario per sempre” Windsor, rivelava al mondo la sua verità sulla Firm, la casa reale inglese. Sì, quella in cui parla apertamente della sua depressione post-partum, dei tentativi di suicidio, della freddezza di Carlo e dei reali, della successiva bulimia, del ruolo determinante della pressione mediatica sulla sua infelicità, oltre a quell’esplicito: “Be’, eravamo in tre in quel matrimonio, quindi era un po’ affollato” e l’altra era Camilla Parker-Bowles, la grande passione di Carlo che pur di starle… vicino… sognava di trasformarsi in tampax. Sono traumi collettivi, e poi non ci si deve stupire se uno solidarizza con quel noto gaffeur del principe Filippo che a Diana avrebbe scritto: ”Non riesco a immaginare nessuno sano di mente che possa lasciarti per Camilla”. I panni sporchi lavati davanti a 25 milioni di persone: strappo grave in ogni famiglia, imperdonabile per quella reale inglese. Ma Diana è la storia che keeps on giving, e il nuovo scandalo non è sui contenuti ma su come quell’intervista fu ottenuta da Martin Bashir per il programma investigativo di Bbc Panorama. È una storiaccia: Bashir avrebbe mostrato al fratello di Diana, Earl Spencer, falsi pagamenti bancari a membri dello staff della principessa, sostenendo che fossero stati pagati per spiarla. Questo, dice Spencer, lo avrebbe indotto a spingere la sorella a raccontare la sua esplosiva versione dei fatti. Bell’ambientino. Tutto ricostruito da un’inchiesta del canale rivale Itv, che ha costretto la Bbc ad aprire un’inchiesta su com’è andata davvero. Bashir, ancora vivo, potrebbe aiutare, è però molto ammaccato, avendo avuto buonsenso di farsi venire un infarto mentre si riprendeva dal Covid. Il Principe William approva l’inchiesta: “È un passo nella giusta direzione per scoprire la verità su quell’intervista” ha dichiarato. E in effetti il disastro è iniziato lì: perché da lì il divorzio da Carlo è diventato inevitabile, la Regina troppo ferita per qualsiasi riconciliazione, il destino dei figli segnato, e ci aspettiamo da un momento all’altro un segno dallo scappato di casa Henry. Il tempismo è ammirevole, ora che è uscita l’ultima stagione di The Crown, quella in cui Diana appare come una pazza, Carlo vile e irresoluto, la Firm una collezione di snob rozzi e insensibili, e i commentatori di cose reali già avvertono che può solo riaprire vecchie ferite e danneggiare la monarchia. Per quello che conta, noi sempre team Elizabeth, che almeno ha il merito indiscutibile di sopravvivere sempre a tanta sgradevole umanità.