Erano trascorsi quattro giorni dall’aborto, la madame mi disse che l’indomani avrei dovuto iniziare a lavorare. Risposi che avevo male dappertutto, perdevo sangue, non riuscivo a stare in piedi. Mi guardò con rabbia: “Mi hai fatto perdere fin troppo tempo, ho già speso per te un mucchio di denaro. Una delle ragazze ti accompagnerà per […]
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Io, Joy: battere la strada è la mia seconda Libia
Schiave della tratta. Dalla Nigeria al sogno italiano