“Se il governo dovrà essere politico è chiaro che a quel punto dovremo mettere in campo le figure di primo piano. Penso prima di tutti al segretario Salvini”.
Riccardo molinari
capogruppo alla Camera della Lega intervistato da “Avvenire”
Sì, ma ministro di cosa? Con Peter Gomez che vive il mio stesso dilemma proviamo a immaginare qualche ipotesi sulla poltrona più adatta per l’Attila delle poltrone, che adesso ne pretende una di pregio nel governo della salvezza nazionale (e della sua). Togliamo di mezzo i ministeri economici per evidenti ragioni: ce lo vedete mentre discute della Curva di Laffer con il professor Mario Draghi? Il Lavoro neppure, per evitare facili ironie riguardo a chi non ha mai lavorato in vita sua. E per cortesia, basta anche con la battuta delle braccia sottratte all’Agricoltura.
Ministro dell’Istruzione? Be’, questa è una provocazione. Lo spediamo agli Esteri e tanti saluti? Chi, l’amico di Putin? Con lui alla Farnesina minimo torna la guerra fredda. E un rientro al Viminale? Fantastico, così ricominciano gli sbarchi e i sequestri delle Ong? Vuoi vedere Zingaretti accerchiato dai radical chic? Il Sud e la coesione territoriale? Ah certo, la soluzione ideale per chi cantava in coro: senti che puzza scappano anche i cani sono arrivati i napoletani.
Lo Sport? Se basta tifare Milan, allora ok. Pari opportunità e famiglia? Non è lui che vuole ripristinare le case chiuse? Giustizia? Sai qual è sulla Rete la frase più frequente dal nuovo Beccaria? In galera e buttare via la chiave. Infrastrutture? Così affida ai Benetton anche il ponte sullo Stretto. Pubblica Amministrazione? È già prenotata da Sabino Cassese. Ministro della Salute? Il ruolo ideale per chi in piena pandemia istigava al non uso della mascherina. Non resta che la Difesa. Giubilo tra le nuove generazioni: non è lui che vuole ripristinare la leva obbligatoria?
Concorso a premi: quale ministero avrà Matteo Salvini?
I vincitori potranno scegliere tra una felpa, un rosario, una confezione di Nutella e un mojito.
Antonio Padellaro