Nel 1992 l’americano Harold Brodkey e sua moglie si aggiravano per le calli di Venezia, ospiti della Serenissima per tre mesi. A lui, accostato di volta in volta a Wordsworth o Milton, per Harold Bloom “un Proust americano”, osannato dall’editor Gordon Lish ma pure criticato da chi lo reputa narrativamente logorroico e stilisticamente ridondante, il […]
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