Dunque, ha imparato a decidere e ha detto: “Eccomi, ci sono”. Immaginiamola così: con la musica in crescendo, il buio che si squarcia, le lame e i denti che lampeggiano, ecco il finalissimo degno di Dario Argento, ora che il povero Enrico Letta, glabro, allampanato e solo, ha fatto il passo avanti, finendo nel tranello […]
![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/03/14/variant-med_1200x630-obj23455810-1200x630.jpg)
Letta, il capoclasse del fritto misto mette in riga il Pd-Tafazzi
Il ritratto - Il ritorno dall’esilio e il placet di Bruxelles