L’ONDATA E IL SILENZIO DI DRAGHI. Mentre Matteo Salvini randella senza sosta Roberto Speranza (nel silenzio di tutti gli alleati di governo, premier compreso), il ministro della Salute oggi ha difeso il lavoro svolto in questo anno di pandemia. Adesso, forse, s’apre uno spiraglio: la terza ondata è passata e il peggio è alle spalle? Numeri alla mano (oggi 23.649 nuovi casi con 356.085 tamponi e 501 morti), sul Fatto di domani verificheremo se si vede la luce in fondo al tunnel. Intanto, volti scuri a Palazzo Chigi: gli ultimi sondaggi non premiano Mario Draghi. E si agita un dubbio: non è che al premier servono i social network?
LA (LENTA) MARCIA DEL VACCINO. Faremo il punto sulla campagna di somministrazione delle dosi, ormai quasi ferma per la carenza delle fiale. Andremo a vedere come sta andando regione per regione. In Toscana, ad esempio, rischia il posto l’assessore alla Salute ed è stata approvata una commissione d’inchiesta sui vaccini. Veneto e Lazio quasi fermi. In Sicilia, ancora dati errati. In Lombardia, dove parte domani la prenotazione con le Poste, le aziende private somministrano il vaccino; sì, ma negli hub pubblici. Intanto il generale commissario Figliuolo rassicura: 1.3 milioni di dosi Astrazeneca entro domani.
IL CONTROSENSO DEL RECOVERY. Dopo la Camera, oggi il Senato ha discusso il Recovery Plan. Peccato sia quello di Giuseppe Conte. Ma il suo governo non era caduto, tra gli altri motivi, perché il Piano era scritto male? La Camera però ieri ha dato alcune indicazioni. Una è sorprendente, non esattamente nella direzione della transizione ecologica. Chissà se il ministro Cingolani avrà qualcosa da dire…
IL RITORNO DI CONTE. L’ex premier parlerà stasera alle 21,30, in diretta streaming. Un discorso cruciale per il futuro del M5s e dell’alleanza giallorosa. Giuseppe Conte dovrà rassicurare i parlamentari grillini in fibrillazione sulla regola del doppio mandato. E dovrà chiarire quale sarà il rapporto col partito democratico di Enrico Letta. Sul giornale di domani leggerete com’è andata.
VOGLIA DI BAVAGLIO. I tabulati telefonici sono uno strumento d’indagine fondamentale. Oggi la Camera ha approvato l’ordine del giorno Costa per obbligare i pm a chiedere prima l’autorizzazione al giudice per le indagini preliminari. Sul giornale di domani troverete il commento dei nostri esperti: l’effetto sarà quello di frenare le indagini?
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
L’inchiesta Fontana. Secondo una consulenza grafologica disposta dalla procura di Milano, che indaga sul governatore della Lombardia per autoriciclaggio e false dichiarazioni nella voluntary disclosure, la firma usata dalla madre nel 2005 non sarebbe autentica.
Obbligo o verità. Adesso tutti plaudono all’introduzione dell’obbligatorierà per i sanitari di sottoporsi al vaccino. Ma, come aveva spiegato proprio sul Fatto il procuratore Guariniello, la legge andava già in questa direzione.
Questione di spie. Oltre alle novità sull’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ufficiale di Marina, accusato di aver venduto ai russi informazioni segrete della Nato, vi racconteremo l’altro lato della medaglia: cosa accade ai russi quando sono accusati di spionaggio.
Viva il Sud senza mafia. Ormai dalle fiction e dalle serie tv ambientate nel Mezzogiorno d’Italia, sono del tutto spariti i riferimenti alla criminalità. Con i produttori capiremo il perché.
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