Giù al Nord: tra furbetti del vaccino e Regioni incompetenti. L’assalto leghista all’abuso d’ufficio

Di Il Fatto quotidiano
2 Aprile 2021

IL VACCINO DEI FURBI. Quando la toppa è peggio del buco: “Oggi la nonna di Fedez farà il vaccino? E sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica (sui social, ndr) sulla gestione dei vaccini di ieri un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo ‘Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il vaccino’. Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva diritto di essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica”, ha denunciato Chiara Ferragni. Non si è fatta attendere la risposta dell’Ats di Milano: “La somministrazione offerta oggi alla signora citata da Chiara Ferragni (che ha omesso il comune di residenza nella compilazione dell’adesione) è avvenuta anche per altri cittadini – si legge nella nota – Come annunciato si sta concludendo la fase della campagna dedicata alla categoria over 80”. Una vicenda che però rimette in cattiva luce la già disastrata gestione lombarda. Ma non è tutto: sempre nella Regione a trazione leghista l’hub vaccinale del Museo della scienza e della tecnica di Milano chiude per due due giorni. Il motivo? Mancano le persone da vaccinare, sono finiti i dipendenti della scuola e delle Università e la Regione non ha fornito nuove liste. Sul Fatto di domani troverete anche l’inchiesta dei Nas in Liguria sui “furbi” del vaccino e un’altra storia che viene dal Piemonte e che riguarda il responsabile dell’emergenza Covid del 118.

GOVERNO DAI PIENI POTERI. Nel decreto Covid appena approvato c’è un articolo che rischia di esautorare il Parlamento, andando oltre la logica del dpcm: la norma in questione specifica che “possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento” con una semplice “deliberazione del consiglio dei ministri”. È il famoso contentino dato a Salvini perché sbraitava contro le chiusure. Una riga inserita per volere della Lega e che preoccupa Pd e M5S (e pare anche il Quirinale). Sempre sul fronte pandemia oggi il consueto monitoraggio dell’Istituito Superiore di sanità, con l’indice Rt in discesa. Qui i dati dei contagi di oggi, con i posti occupati in terapia intensiva in aumento.

LA RIFONDAZIONE DI CONTE. “Se c’è una vera rifondazione tutti noi fuoriusciti potremmo anche rivedere una decisione che ci è costata molto cara”, afferma il deputato del gruppo Misto Giorgio Trizzino, ex esponente del M5S. Alle parole pronunciate dall’ex Presidente del Consiglio all’assemblea del Movimento sono seguite molte reazioni entusiaste, ma anche i primi distinguo: c’è anche un “partito degli scontenti”, che inizia già a raccogliere le prime adesioni in casa M5S. Ieri Francesca De Vito, consigliera grillina in Regione Lazio, non ha nascosto le sue perplessità sul progetto. E oggi rincara la dose: “Noi non abbiamo bisogno di essere rifondati, forse abbiamo bisogno che si accetti la regola dei due mandati e ciò che è emerso dagli stati generali. Questo siamo noi, questo è il Movimento 5 Stelle”. Mentre Alessandro Di Battista ha lasciato il suo pensiero sui social: “Ai miei ex-colleghi dico che per sostenere Conte non basta pubblicare una foto. Serve prendere di petto personaggi potenti, potenti e sopravvalutati, potenti e protetti. Serve questo, nonostante le conseguenze”. Sul giornale di domani vedremo cosa si sta muovendo in casa 5 Stelle, anche con l’intervista a Patuanelli. Con un occhio ai guai del Pd.

ATTACCO ALL’ABUSO D’UFFICIO. La Lega ha presentato tre testi per abolire l’abuso d’ufficio, un tema assai caro anche a Forza Italia di Silvio Berlusconi. Vedremo a chi farebbe un gran favore l’approvazione di una norma simile. Ma vedremo anche che si tratta del reato proferito dai politici, con una rassegna degli abusi perpretati dalla politica.


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