FIGURACCE LOMBARDE. Ennesimo flop della Lombardia nella vaccinazione: questa mattina lunghissime file di over 80 in attesa del farmaco (senza prenotazione, come indicato dagli amministratori). Alle 7 del mattino c’erano già 50 anziani in fila al Fatebenefratelli. Ma il vero incubo è stato all’ospedale Vecchio di Monza, con persone in fila al freddo già dalle prime ore della mattina (la vaccinazione inizia alle 9,30). Una situazione da terzo mondo, con over 80 in sedia a rotelle che si scaldavano con le coperte. Un delirio sfociato nelle proteste dei cittadini. Una debacle organizzativa che segue quella del portale per le prenotazioni messo in piedi da Aria. Vedremo sul Fatto di domani che la Regione avrebbe potuto evitare quel disastro.
ASTRAZENECA, ABBIAMO SCHERZATO. I “coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine” sono un “possibile effetto collaterale molto raro” del vaccino Astrazeneca. Dopo che mezza Europa ne ha limitato l’uso, l’Agenzia europea del farmaco (Ema) è giunta alla conclusione che “non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio”. In sostanza l’unica precauzione presa è quella sulle “informazioni” contenute nel bugiardino del vaccino di AstraZeneca che saranno aggiornate e saranno diffusi “avvisi”. Poi un avvertimento: “L’Ema ricorda agli operatori sanitari e alle persone che ricevono il vaccino di rimanere consapevoli della possibilità che casi molto rari di coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine nel sangue si verifichino entro 2 settimane dalla vaccinazione – scrive l’Agenzia europea nella nota –. Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione”. E questo mentre salgono a 76 i casi di trombosi rare e a 19 i morti registrati nel Regno Unito fra i circa 20 milioni di vaccinati con AstraZeneca. Lo ha reso noto la Mhra, l’autorità britannica del farmaco, pur ribadendo che al momento non è provato un rapporto di causa-effetto. Intanto Londra ha comunque raccomandato di offrire un vaccino diverso alle persone con meno di 30 anni. Qui i dati di oggi, boom di decessi.
LEGA DI LOTTA E DI GOVERNO. Ormai il Carroccio è diviso in due: da una parte ci sono i salviniani del “Papeete”, dall’altro i giorgettiani che vengono chiamati “professorini”. Sul Fatto di domani vi racconteremo come si confrontano le due anime del partito. Ma c’è anche un’altra questione: durante la manifestazione di ieri a Montecitorio (con scontri tra ristoratori e polizia), c’era un personaggio prima molto vicino a Salvini, scelto dal Matteo di lotta come paladino degli imprenditori vessati dal governo. Ora che la Lega è in maggioranza l’ha scaricato sull’altare dei Migliori.
AMMORTIZZATORI SOCIALI AL MACERO. La riforma degli ammortizzatori sociali, visti gli enormi problemi legati al mondo del lavoro con la pandemia, doveva essere uno dei capisaldi dei Migliori. Come vedremo, la commissione tecnica per la riforma ha prodotto un testo molto articolato che il ministro Orlando non ha preso in considerazione. Ne parleremo con Nunzia Catalfo, ex ministro del governo Conte.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Renzi D’Arabia. Lui continua a sostenere che è un “baluardo contro l’estremismo islamico”, ma per Amnesty International tarda ad arrivare il “nuovo Rinascimento” prospettato da Matteo Renzi. Il duro report dell’associazione contro l’Arabia di bin Salman.
Poltronopoli in Regione. Bufera nel Lazio per le dimissioni di Mauro Buschini, presidente del Consiglio regionale, a seguito del caso per le assunzioni selvagge.
Il recovery di Berlusconi. L’ex cavaliere è ricoverato al San Raffaele di Milano per accertamenti, caso strano proprio in concomitanza dell’udienza decisiva per uno dei tanti filoni del caso Ruby. Ma è tutto regolare?
La “scortesia” di Erdogan e i due cafoni. Il video in cui Erdogan relega su un divano la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, riservando l’unica sedia preparata per l’incontro al presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha fatto il giro del web, provocando reazioni indignate. Sul giornale di domani una chiave di lettura dell’evento.
Secondo tempo. Il colloquio di Furio Colombo con la scrittrice Edith Bruck. Poi le proteste del mondo dello spettacolo raccontate da Stefano Mannucci.