LA PSICO-GAFFE DI DRAGHI. L’uscita del presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di ieri (“smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, psicologi di 30 anni, platee sanitarie che si allargano”) ha suscitato l’ira degli interessati: “Il presidente Draghi è stato mal consigliato, per il semplice motivo che gli psicologi, in quanto operatori sanitari, sono stati obbligati dal Governo stesso a fare il vaccino”, ha detto il presidente dell’ordine David Lazzari. Ed è proprio questo il punto. Sul Fatto di domani vedremo che il decreto legge fatto dal governo estende l’area dell’obbligo vaccinale a diverse categorie. Cosa che va a discapito degli over 80 e degli ultrafragili. Sentiremo anche cosa ha da dire il presidente dell’Ordine degli psicologi.
STRANEZZE A COLORI. Mentre alcune regioni si avviano a cambiare colore (sono otto quelle con l’indice Rt superiore a 1), il caso Sardegna salta all’occhio: l’isola da bianca passa a rosso e questo nonostante le misure previste per chi entra. Lo ha reso noto lo stesso assessore regionale: “Mi ha appena chiamato Speranza. La Sardegna è in zona rossa”, ha spiegato Mario Nieddu. Vedremo il perchè di questo repentino peggioramento. Ma andremo a vedere anche cosa sta succedendo sul fronte vaccini nei vari Paesi europei (eravamo i primi una volta).
LA TRANSIZIONE PETROLIFERA. Inizia male il super ministero della Transazione ecologica. Cingolani ha firmato il via libera a 7 progetti fossili per 11 pozzi totali, tra l’altro per uno in Sicilia si tratta di un mandato per l’esplorazione (non era stata fermata?). Sul giornale di domani vi racconteremo cosa sta succedendo e qual è la ratio della decisione. Ci aiuterà anche l’intervista a Davide Crippa. Qui i numeri di giornata con il nuovo record di morti.
FANGO SUL CONDONO. Questa volta non è il Movimento 5 Stelle a criticare la sanatoria sulle cartelle di Draghi, ma due istituzioni quali Banca d’Italia e Corte dei Conti. Per Bankitalia crea “incentivi negativi e disparità”, mentre per i giudici contabili “non appare condivisibile” sia perché incide sulla futura azione di riscossione dei crediti pubblici, sia perché si risolve “in un beneficio erogato a un vastissimo numero di soggetti, molti dei quali presumibilmente non colpiti sul piano economico dalla crisi”, generando “disorientamento e amarezza per coloro che tempestivamente adempiono”. Inoltre, per la Corte dei Conti “può rappresentare una spinta ulteriore a sottrarsi al pagamento spontaneo”.
INTERCETTAZIONI AL MACERO? Una recente sentenza sta creando allarme nelle procure: secondo il verdetto il pm non può chiedere i tabulati telefonici, ma deve ottenere l’autorizzazione di un giudice. Ora il timore – come vedremo – è che molte inchiesta in corso possano venir bloccate da questa novità. Inoltre ora il governo dovrà fare una legge per regolare la questione. Cosa che con l’attuale maggioranza può nascondere più di un’insidia. Poi troverete l’intervista al sottosegretario Vittorio Ferraresi sulla “Spazzacorrotti”.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Farsa Recovery. La presentazione fatta ieri da Draghi alle Regioni è stata assai vaga e confusa, ma “ufficializzata” dal fatto che la riunione è stata all’ultimo momento trasformata in “conferenza Stato-Regioni” per assolvere alla formalità di presentare il piano ai governatori. Inoltre le comunicazioni previste in Parlamento per il 26 e 27 aprile, a poche ore dalla consegna europea, trasformano il passaggio in aula in una farsa.
Taranto, disastro annunciato. Sul Fatto di domani vi racconteremo perchè ArcelorMittal tiene la più grande acciaieria d’Europa a mezzo servizio.
La morte del Principe. Famiglia reale inglese in lutto per la scomparsa del Principe Filippo. Troverete un ritratto dell’uomo vissuto all’ombra della Regina Elisabetta e cosa succederà ora nel Regno Unito.
Attaccati ad Erdogan. Perché l’Italia continuerà a sedersi al tavolo con il “dittatore”? Vi spiegheremo gli interessi che legano il nostro Paese con la Turchia tanto criticata.
Secondo tempo. L’intervista all’attrice Antonella Attili e come ogni settimana Che C’è di Bello, il nostro inserto di cinema, serie tv, letteratura e teatro.