APRI E CHIUDI. Mentre medici e virologi continuano a raccomandare prudenza, Matteo Salvini continua a tirare bordate al governo di cui fa parte: “Sulle riaperture non ha vinto la Lega, ma il buon senso. Salute e lavoro devono andare di pari passo. Anche perché gli italiani hanno portato enorme pazienza e sono al limite. Stiamo lavorando” perché “cadano anche questi due tabù, il coprifuoco alle 22 e il fatto che chi non è attrezzato per l’aperto non potrà riaprire”, ha detto il leader della Lega. Intemerata che arriva il giorno prima dell’incontro del Comitato tecnico scientifico (previsto per domani alle 17) per analizzare le linee guida stilate dalle Regioni sulle riaperture e il green pass per gli spostamenti. Sul Fatto di domani cercheremo di capire in che direzione si stanno muovendo.
VACCINI, MODERNA ALL’ITALIANA? Altra questione è quella dei vaccini. Il governo italiano “ha avviato colloqui con l’azienda americana Moderna, la svizzera Novartis e l’italiana ReiThera per produrre vaccini contro il Covid-19 a base di mRna nel nostro Paese”, scrive il Financial Times. E sempre secondo il quotidiano economico britannico, “il presidente del Consiglio Mario Draghi avrebbe anche parlato direttamente con l’amministratore delegato di Moderna, Stéphane Bancel, senza però giungere a un accordo neppure preliminare perché l’azienda statunitense non sarebbe in grado di supervisionare il trasferimento della tecnologia necessaria ai siti produttivi italiani o di dotarli delle competenze necessarie per aumentare la produzione”. Qui i dati dei contagi di oggi.
IL RECOVERY DEI PARTITI. Oggi Draghi termina il suo giro di consultazioni coi partiti vedendo Renzi e Meloni. Poiché il piano da circa 200 miliardi non è stato visto da nessuno, cercheremo di capire cosa sono riuscite a sapere le formazioni politiche e quali sono le richieste presentate al premier. Ci occuperemo anche della notizia battuta ieri dalla prestigiosa agenzia internazionale Reuters, secondo cui la Commissione avrebbe fatto rilievi sul Piano di resilienza del governo. Rilievi che rischiano di far slittare la data di presentazione (30 aprile). Il governo ieri ha smentito, ma – come vedremo – nessuno dei grandi giornali ha trattato la notizia.
CON IL “FATTO” CONTRO I VITALIZI. Vista la vergogna e lo sdegno per i vitalizi restituiti dal Senato ai politici condannati, Formigoni in primis, il Fatto Quotidiano lancerà una petizione per chiedere a Palazzo Madama di intervenire per correggere quest’ingiustizia nei confronti dei cittadini. Ma lanceremo anche un’altra proposta. Intervisteremo poi un costituzionalista che ci spiegherà come si può agire – dal punto di vista della legge e dei regolamenti. Sempre a proposito di Casta, troverete anche il caso di un leghista che non mette piede in Parlamento da tempo immemore, ma lo stipendio continua a prenderlo.
GRILLO, IL VIDEO DELLE POLEMICHE. “Se dovete arrestare mio figlio, che non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera”. Poi fornisce una sua chiave di lettura della vicenda: “E poi c’è tutto in un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c’è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così…perché sono quattro coglioni”. Lo dice il garante del M5S, Beppe Grillo, in un video pubblicato sul suo blog, parlando della vicenda giudiziaria che riguarda il figlio 19enne, Ciro, accusato di stupro da una ragazza italo-svedese e sotto inchiesta assieme a tre amici. Un post che ha scatenato polemiche e attacchi da parte del centrodestra e di Maria Elena Boschi: “Non sta a me dire chi ha torto o ha ragione, perché quello tocca ai magistrati, ma che Beppe Grillo usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio è scandaloso”. Sul giornale di domani vedremo come stanno i fatti con le carte dell’inchiesta.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
La “spagnola” Stellantis. L’ex Fca starebbe preparando il terzo polo (dopo quello in Francia e Germania che hanno stretto accordi) di produzione delle batterie elettriche in Spagna. Domani Draghi incontra le parti sociali con cui affronterà il tema.
La Superlega dei Paperoni. La notizia delle squadre più ricche che vogliono farsi il campionato ad hoc ha suscitato un mare di polemiche. Vedremo che dietro al progetto c’è la sete di soldi dei club.
Il premio che divide. In Israele il premio che doveva unire invece divide: la questione dell’Israel Prize al matematico Goldreich – che una parte del governo vede come poco patriota – sta oltrepassando i confini del Paese.
Secondo tempo. A 40 anni dall’uscita della “Voce del padrone”, il disco cult di Franco Battiato, vi proponiamo un’intervento di Tiziano Ferro.