Ecco il testo della petizione rivolta al presidente del Senato e per suo tramite al Consiglio di presidenza del Senato e ai capigruppo del Senato. Per aderire e firmare la petizione vai su change.org.
Al Presidente del Senato della Repubblica
E per suo tramite
Al Consiglio di Presidenza del Senato
Ai capigruppo del Senato
Oggetto: Petizione al Senato della Repubblica
La Costituzione afferma che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Questo presupposto, troppo spesso dimenticato in Italia, è stato offeso dalla decisione della Commissione Contenziosa dell’Istituzione da Lei presieduta che prevede, a fronte del ricorso del condannato per corruzione Roberto Formigoni, l’annullamento erga omnes della delibera del Consiglio di Presidenza del Senato del 2015 che, in continuità con quanto previsto dalla legge Severino, aveva stabilito la cessazione dell’erogazione del vitalizio per i condannati per reati gravi. Appare pretestuoso, considerando il regime di “autodichia” sempre fortemente difeso dalle Camere, il richiamo alla legge sul reddito di cittadinanza da parte della Commissione Contenziosa, così come l’equiparazione dei vitalizi antecedenti la riforma contributiva alle normali pensioni. Il mandato parlamentare non è paragonabile a un normale rapporto di lavoro, perché non prevede alcun obbligo di prestazione: come Lei ben sa, se un senatore accumula anche più del 90% di assenze, non subisce conseguenze di alcun tipo, diversamente dal mondo reale.
Non sfugge ai cittadini che l’annullamento da parte dell’organo di giurisdizione interna Senato di quella delibera varata dal Consiglio di presidenza della medesima istituzione comporta la ripresa del vitalizio non solo per i condannati per tangenti, ma anche per reati di mafia e terrorismo. Le chiediamo quindi di dare mandato all’Amministrazione per sollevare il doveroso conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato di fronte alla Corte Costituzionale e di ricorrere in appello al Consiglio di Garanzia. Le chiediamo fin d’ora di porre il tema al Consiglio di Presidenza del Senato; nelle more, di sospendere l’esecutività della decisione della Commissione Contenziosa; e infine di farsi parte attiva affinché, in questo momento di grave difficoltà per tutti i cittadini italiani, anziché prodigarsi per i vitalizi, i senatori offrano un contributo di solidarietà sacrificando una parte delle loro indennità.
FIRMA LA PETIZIONE Vitalizi ai corrotti: per rimediare allo scandalo, ora la Casellati faccia Appello
Peter Gomez, Antonio Padellaro, Marco Travaglio