Basterebbe dare credito a quello che raccontava di lui Carlo Dossi, suo attento conoscitore, oltre che lontano cugino, e l’immagine che scaturirebbe di Alessandro Manzoni sarebbe quella di un simpatico dialettofono, un ironico conversatore, un ex libertino ancora focoso, con tanto di poesie licenziose giovanili al suo attivo, capace di non prendersi troppo sul serio […]
Che bravo giardiniere Manzoni. Prima la terra, poi la penna