Si calcola che ogni anno più di 100.000 uccelli, tartarughe e altri mammiferi marini muoiano dopo aver ingerito plastica o essere rimasti impigliati in essa, e in un solo mese i volontari di Marevivo hanno raccolto sulle spiagge e coste italiane oltre 7 tonnellate di rifiuti di tutti i tipi, dai mozziconi di sigaretta ai cotton fioc, fino a bottiglie e attrezzature da pesca.
Sono numeri che danno l’idea del grande impatto antropico sulle spiagge, luoghi cui siamo abituati a pensare solo d’estate ma che in realtà rappresentano un ambiente unico in natura, dove la terra incontra il mare, un mondo ricco di biodiversità e casa di migliaia di esseri viventi animali e vegetali.
I litorali sabbiosi, le spiagge e le dune costiere sono tra gli habitat europei e nazionali con il peggiore stato di conservazione. Tra le principali minacce ci sono l’inquinamento da rifiuti, liquami e plastica, il turismo incontrollato, la distruzione della vegetazione a terra e delle praterie di posidonia in mare, la cementificazione e l’erosione, fattori questi ultimi che stanno distruggendo le aree costiere, mettendo in pericolo sia gli animali che gli esseri umani.
Come anticipato, tutto questo ha naturalmente un effetto negativo tangibile sugli organismi che li popolano: ad esempio, a causa dell’eccessivo afflusso di bagnanti, animali come il fratino o la tartaruga marina Caretta caretta non riescono a trovare le condizioni adatte per la riproduzione, la deposizione e la schiusa delle uova o per lo sviluppo della prole. Altri sono vittime di inquinamento come il paguro eremita (Pagurus bernhardus), divenuto un vero emblema di questa catastrofe ambientale, poiché al posto delle conchiglie utilizza i rifiuti che trova sul litorale (come tappi di dentifricio o teste di bambole) nel tentativo di farne la propria casa.
Per sensibilizzare su questo problema Marevivo ha da poco lanciato la sua nuova campagna nazionale “Adotta una spiaggia”, attraverso la quale sarà possibile sostenere l’Associazione nelle attività di pulizia, osservazione e valorizzazione di decine di spiagge in tutta Italia.
Le donazioni permetteranno a attivisti e volontari di Marevivo di avviare e sostenere nel tempo attività di pulizia delle spiagge, di posizionare cestini per la raccolta dei rifiuti, di installare pannelli informativi per sensibilizzare la popolazione e di acquistare attrezzature o piccole imbarcazioni a remi per recuperare i rifiuti finiti in mare.
È possibile aderire all’iniziativa direttamente dal sito di Marevivo e scegliendo quale spiaggia “adottare”, optando per una a cui si è fortemente legati o piuttosto ad una lontana ma particolarmente preziosa dal punto di vista naturalistico, come la spiagge di Eraclea Minoa, tra le più belle e affascinanti della Sicilia meridionale e luogo di nidificazione del fratino e di deposizione delle tartarughe marine Caretta caretta, o come lo Stagno di Santa Caterina e la Laguna di Sant’Antioco, in Sud Sardegna, importanti aree di sosta e riproduzione di fenicotteri, cormorani, aironi, falchi e Martin pescatore. Perché adottare una spiaggia significa scegliere di prendersi cura di un intero ecosistema, e di tutti gli animali che lo abitano.
È fondamentale un cambio di mentalità da parte di tutti, per iniziare a vedere la spiaggia, e il Pianeta nel suo complesso come quello che è: un sistema perfetto in cui siamo ospiti, non il nostro parco giochi estivo.