La resa di A68

I buoni propositi di Biden e dell’Ue, intanto però si è sciolto l’iceberg più grande del mondo. La stampa internazionale

Copriva un’area di quasi 6.000 kmq quando si è staccato dall’Antartide nel 2017. Largo ma sottile,  aveva uno spessore medio di circa 230 m. Adesso i satelliti mostrano che è suddiviso in innumerevoli piccoli frammenti che, secondo il National Ice Center degli Stati Uniti, non valgono più la pena di essere monitorati

27 Aprile 2021

Notizie e denunce

Biden: “Questo sarà il decennio decisivo per affrontare il cambiamento climatico”

Gli Stati Uniti si sono impegnati a ridurre le emissioni di carbonio del 50-52% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030. Questo nuovo obiettivo, che è stato svelato in un vertice virtuale di 40 leader mondiali, sostanzialmente raddoppia la promessa precedente. “Gli scienziati ci dicono che questo è il decennio decisivo”, ha detto il presidente Biden nel discorso di apertura del vertice. “Dobbiamo cercare di mantenere la temperatura della Terra a un aumento di 1,5°C. Il mondo oltre 1,5°C significa incendi, inondazioni, siccità, ondate di caldo e uragani più frequenti e intensi, che dilaniano le comunità, strappano vite e mezzi di sussistenza”.

Fonte: Bbc

L’amministrazione Biden immagina protezioni per i migranti climatici

L’amministrazione del presidente Joe Biden sta studiando l’idea di una protezione per i migranti climatici. L’idea deve ancora affrontare sfide monumentali, ad esempio come definire un rifugiato climatico quando disastri naturali, siccità e violenza sono spesso intrecciati in regioni in cui le persone fuggono, come l’America Centrale. Se gli Stati Uniti definissero un rifugiato climatico, ciò potrebbe segnare un importante cambiamento nella politica globale sui rifugiati. Secondo i sostenitori, ha senso che gli Stati Uniti aprano la strada, essendo uno dei principali produttori di gas a effetto serra. Le Nazioni Unite affermano che entro il 2050 potrebbero esserci fino a 200 milioni di sfollati climatici in tutto il mondo.

Fonte: Apnews

Emissioni di CO2, riduzione UE sarà almeno del 55%

L’Ue fissa l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 ad “almeno” il 55% rispetto ai valori del 1990. Ad annunciarlo è la Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen, presidente dell’esecutivo comunitario. L’accordo europeo arriva alla vigilia del summit per il clima convocato da Joe Biden, al quale ha partecipato anche il presidente cinese Xi Jinping. Pur restando la percentuale del 55%, come ipotizzato lo scorso dicembre, l’Europarlamento ha ottenuto l’introduzione di un tetto per quanto riguarda il contributo degli assorbimenti della CO2 (relativamente a foreste e tecnologie). Tale soglia è stata fissata a 255 milioni di tonnellate, traducendo nei fatti la riduzione, ha spiegato Pascal Canfin (presidente della Commissione Ambiente del Parlamento UE) al 57%.

Fonte: Greenstyle

Addio all’iceberg più grande del mondo

L’iceberg più grande del mondo non esiste più. A68, come era noto, copriva un’area di quasi 6.000 kmq quando si è staccato dall’Antartide nel 2017. Largo ma sottile, il mega iceberg aveva uno spessore medio di circa 230 m. A68 aveva le dimensioni di un piccolo paese, grande quanto un quarto del Galles. Ma i satelliti mostrano che il mega-iceberg ora è suddiviso in innumerevoli piccoli frammenti che, secondo il National Ice Center degli Stati Uniti, non valgono più la pena di essere monitorati. In questo caso, sono state le onde, l’acqua calda e le temperature dell’aria più elevate nell’Atlantico che alla fine hanno consumato A68.

Fonte: Peoplefortheplanet

No alla modifica dei limiti di legge per i campi elettromagnetici

Nei giorni scorsi la Commissione Trasporti poste e telecomunicazioni della Camera ha espresso parere favorevole sulla valutazione di innalzamento dei limiti di legge oggi in vigore per i campi elettromagnetici. Parametri che in questi anni hanno permesso di minimizzare l’esposizione e, stando ai risultati delle ultime ricerche scientifiche, hanno offerto anche un buon livello di protezione da possibili danni alla salute. Implementare nuovi tipi di radiofrequenze, come alcune di quelle utilizzate con il 5G, con un contemporaneo innalzamento dei limiti di protezione, non è necessario tecnicamente e quanto meno inopportuno. Insieme a scienziati e ad altre associazioni, enti, comitati cittadini, Legambiente si è appellata al presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e al presidente della Camera, Roberto Fico, illustrando in una lettera le ragioni dei propri timori.

Fonte: Legambiente

Olio esausto dalla Cina: il greenwashing dei biocarburanti

Oli vegetali, classificati come Uco, oli usati per fritture o cucina, ma che non hanno mai visto friggere nulla, sono finiti nel biodiesel sussidiati e pagati come rifiuto, quindi il doppio. Si tratta di circa 100.000 tonnellate su un totale di 1.400.000 tonnellate di biodiesel bruciato nelle auto diesel nel corso del 2019. Secondo il Gestore dei servizi energetici (che sovraintende per legge il mercato dell’energia), almeno 90.000 tonnellate di Uco sono state importate dalla Cina, trattate in raffinerie spagnole e infine distribuite nelle normali pompe carburante italiane. Perché si tratta di un inganno e di un danno ambientale? Perché è olio di palma o di soia grezzo, probabilmente di qualità scadente, coltivato in piantagioni non certificate e frutto di deforestazione, ma – proprio perché sporcato un po’ per classificarlo come rifiuto – considerato “doppia contabilità”, cioè incentivato il doppio, nel gasolio da autotrazione.

Fonte: La Nuova Ecologia

Il nostro futuro e quello del Pianeta dipendono dalle scelte che facciamo a tavola

La campagna del Wwf Food 4 Future

Il sistema agroalimentare è la più grande minaccia per la biodiversità globale. Un’alimentazione sostenibile può salvare il Pianeta e mantenerci in salute. L’obiettivo della campagna Food4Future è quello di modificare i sistemi agroalimentari, dalla produzione al consumo, per renderli più resilienti, più inclusivi, più sani e più sostenibili, tenendo conto delle necessità umane e dei limiti del Pianeta. Quattro le sfide lanciate dal Wwf: 1) coltiva sostenibile 2) pesca sostenibile 3) mangia sostenibile 4) zero sprechi.

Fonte: Wwf

Studi e rapporti

Il cambiamento climatico comporta nuovi rischi finanziari per le banche centrali

La pandemia ha spinto le banche centrali di tutto il mondo a sostenere l’economia tramite diversi strumenti finanziari, mostrando livelli di risoluzione senza precedenti. Tuttavia, il cambiamento climatico rimane la minaccia più importante nei confronti della prosperità e del benessere collettivo. È quanto afferma il dossier “Adapting central bank operations to a hotter world. Reviewing some options” redatto e diffuso dal Network for greening the financial system (Ngfs), la rete di banche centrali e autorità di vigilanza finanziaria. Il cambiamento climatico, spiega il dossier, può interrompere il canale di trasmissione della politica monetaria, può influenzare l’operato degli intermediari finanziari e pone nuovi rischi alle operazioni di politica monetaria delle banche centrali. Il Rapporto ha evidenziato che tra le banche centrali è diffusa la consapevolezza della sfida climatica e dell’importanza di gestire i rischi legati al clima, ma l’azione messa in campo finora è limitata.

Fonte: Asvis

Il Green Deal è vantaggioso: benefici per l’economia e l’occupazione in Italia entro il 2030

Uno studio, coordinato dall’Italian Climate Network, e realizzato da EStà-economia e sostenibilità, ha esaminato le condizioni perché l’Italia abbia più ricchezza e più posti di lavoro nel 2030 grazie al Green Deal. L’analisi della realtà produttiva dal 1990 mostra che le problematiche nazionali sono rappresentate da settori industriali in cui si investe poco in innovazione tecnologica (trasporti, stoccaggio, energia), da una bassa capacità di evoluzione del sistema dei trasporti privati e dallo scarso rendimento energetico degli edifici. Per raggiungere gli obiettivi climatici del 2050, gli investimenti nel periodo 2021 – 2030 in settori strategici devono passare dai 1.000 miliardi previsti nel Pniec (Piano Nazionale Energia e Clima, approvato nel 2019) alla cifra di 1.780 miliardi. Entro il 2030, il trasporto necessita di un tasso di elettrificazione di almeno il 30% dei veicoli stradali; energia rinnovabile di pannelli fotovoltaici su circa il 4% dello stock residenziale esistente; oltre a un investimento annuo in edifici per il settore residenziale e commerciale-pubblico di 21 miliardi. Questi sforzi comporterebbero una maggiore crescita del Pil di circa l’8% entro il 2030 e un aumento di 600.000 posti di lavoro, stabile nel decennio.

Fonte: Italian Climate Network

“State of the global climate 2020”: peggiorati gli indicatori e gli impatti del cambiamento climatico

Il nuovo “State of the Global Climate 2020”, pubblicato dalla World meteorological organization (Wmo) e da un’ampia rete di partner, documenta gli indicatori del sistema climatico. Il rapporto mostra come il rallentamento economico legato alla pandemia non abbia mitigato i fattori del cambiamento climatico, i cui impatti sono invece accelerati. Nonostante ci sia stato un evento rinfrescante de La Niña, il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati con una temperatura media globale di circa 1,2° Celsius al di sopra del livello preindustriale (1850-1900). I 6 anni dal 2015 sono stati i più caldi mai registrati. Il 2011-2020 è stato il decennio più caldo mai registrato.

Fonte: Green Report

Buone pratiche

Il terzo più grande produttore di gas serra dell’Australia afferma che occorre passare alle energie rinnovabili

Il terzo più grande emettitore di gas serra dell’Australia e il più grande generatore di energia del Queensland, Stanwell Corporation, ha rivelato i piani per la transizione della sua attività dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, inclusa la riduzione della produzione delle sue centrali elettriche a carbone. Negli anni a venire, Stanwell risponderà alle esigenze di energia rinnovabile dei grandi clienti commerciali e industriali attraverso nuove tecnologie di generazione a basse o zero emissioni. Si sforzerà inoltre di svolgere un ruolo centrale nell’emergente industria dell’idrogeno verde.

Fonte:The Guardian

Il Parlamento approva la legge di delegazione europea sulla plastica monouso

Il Senato ha approvato il Ddl di delegazione europea 2019–2020 con la delega per la plastica monouso, Direttiva Europea Single Use Plastic (Sup), che prevede la messa al bando di alcuni oggetti in plastica monouso come piatti, posate e cannucce includendo anche l’emendamento sostenuto dall’associazione Marevivo che prevede la progressiva riduzione dei bicchieri. Si tratta di un risultato importante, volto a ridurre la produzione di rifiuti, specialmente quelli non riciclabili.

Fonte: Mare Vivo

L’accordo sulle rinnovabili tra Engie e Amazon, insieme due parchi agro-fotovoltaici

Rinnovabili e agricoltura si incontrano in Sicilia, con due innovativi parchi agro-fotovoltaici. È il frutto di un accordo siglato da Engie, gruppo energetico mondiale impegnato nella transizione verso un’economia ‘carbon neutral’, insieme con Amazon, e porterà due nuovi impianti nei comuni di Mazara del Vallo e Paternò. Grazie alla capacità complessiva di 104 MW di picco, consentiranno di produrre energia rinnovabile per alimentare le sedi di Amazon in Italia, contribuendo anche al fabbisogno energetico di 20mila utenze domestiche. Inoltre, permetteranno il risparmio di oltre 62mila tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. L’energia prodotta verrà venduta per l’80% ad Amazon e per il 20% immessa sul mercato, coniugando la produzione di energia sostenibile con lo sviluppo del territorio. Importanti anche le ricadute grazie all’indotto in termini di occupazione.

Fonte: Rinnovabili.it

L’opinione

Di Energia per l’Italia

“Abbiamo esaminato e commentato alcuni aspetti del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). A nostro parere il Piano non affronta adeguatamente gli obiettivi europei in materia di clima ed energia. Infatti, considerando le proposte di investimenti in nuove azioni in campo climatico (inclusa l’energia), non raggiunge la quota prescritta del 37% del totale dei fondi. Notiamo che nel Piano manca una exit strategy dai combustibili fossili al 2050, cioè manca uno schema con cui agire concretamente per il passaggio all’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili quale sole vento e acqua per applicazioni nell’industria, nell’agricoltura, nella climatizzazione degli edifici e ancor più nella mobilità pubblica e privata di persone e merci. Il gruppo infine disapprova fermamente l’approccio Ccs (Cattura del Carbonio e Stoccaggio) sostenuto nel Pnrr, elencando ben 12 ragioni di critica dello stesso tra le quali spicca l’indimostrata applicabilità del metodo alla scala necessaria e la sua efficacia reale, con il rischio di gravi ripercussioni sul territorio. Per gli stessi motivi disapprova sia l’idea di sfruttare il Ccs per produrre dal metano il cosiddetto idrogeno blu, sia l’idea ministeriale di considerare imminente l’arrivo di energia illimitata da fusione nucleare, che contrasta con la storia ormai cinquantennale del settore”.

Fonte: Energia per l’Italia

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