Che Matthew McConaughey non sia l’uguale e banale superstar di Hollywood lo si intende già a pagina dieci della sua (non) autobiografia, Greenlights (Baldini+Castoldi). Il pericolo, invero, è sensibile, perché il campionario di partenza è il solito: abusi sessuali (“A diciotto anni sono stato molestato da un uomo mentre ero svenuto nel retro di un […]
“Dopo il peyote, i figli”. Confessioni di McConaughey
Il Texano dagli occhi di ghiaccio: dagli abusi all’Oscar alla politica