“Sono appena entrato nel terzo tempo della mia vita, ma per il quarto non escludo nulla…”.
Enrico Letta, intervista a “Sette”
In fondo, la frase che ha tenuto banco è racchiusa in tre righe tipografiche (“Ci vuole una dote per i giovani, finanziata con una parte dei proventi della tassa di successione”). Talmente ovvia e di elementare buon senso che per la buriana sollevata – a pensare male ma con il Pd ci sta – andrebbe legata alla risposta precedente (“So perfettamente perché mi hanno chiamato: la Curia non si metteva d’accordo e aveva bisogno di un Papa straniero”).
Ci torneremo, ma prima un cenno sulla grande foto che addobba l’intervista di Massimo Gramellini al segretario del Pd. Si vede Enrico Letta che sguazza “a piedi nudi nelle acque del Mar Tirreno sul litorale pisano di Tirrenia, uno dei luoghi della sua infanzia” (dice la didascalia). A prima vista abbiamo pensato a un fotomontaggio perché il viso intellettuale di Enrico Letta, le lenti da secchione, il mezzo sorriso stiracchiato (che diavolo sto facendo?) avevano davvero poco (o nulla) a che fare con quegli spruzzi un po’ imbranati, “a piedi nudi” sul bagnasciuga. Come in certe istantanee vacanziere che restano riposte nell’album di famiglia, e non certo da pubblicare su settimanali ad alta tiratura.
Non sorprende l’indole giocosa del personaggio che organizzava VeDrò, convention estiva trasversale per teste d’uovo in carriera e poteri (abbastanza) forti, dove si alternavano think tank e partite di subbuteo. Non sappiamo se sulla spiaggia “della sua infanzia” sia stato più o meno agevole convincerlo a quella posa inusuale. Anche se forse non gli sarà dispiaciuto, mentre zompettava tra gli schizzi, mandare un messaggino alla “Curia” del Nazareno. Che già manifesta una certa insofferenza verso il “Papa straniero” per le decisioni non concordate (le due donne capogruppo), per la svolta a sinistra su diritti (jus soli e legge Zan) e giustizia sociale, per la polemica frontale con Matteo Salvini che disturba Draghi. Ovvero: così come sono venuto a dare una mano al partito (“e sotto casa ho avuto la tentazione di dire al tassista di tornare indietro”), posso fare dietrofront. “Una giornata al mare. Cerco ragioni e motivi di questa vita. Ma l’epoca mia sembra fatta di poche ore” (Paolo Conte).