POLTRONIFICIO COL “METODO” DRAGHI. Come abbiamo visto in questi giorni, con Cassa depositi e prestiti e Ferrovie è iniziato il valzer delle nomine. E di caselle da riempire ce ne sono a centinaia, cosa che accende l’appetito dei partiti, molto sensibili sulla questione. Ma che puntualmente rimangono a bocca asciutta. E qui entra in gioco il “metodo” Draghi: il premier, come del resto fa per molte altre questioni, raccoglie le proposte che arrivano dalla sua maggioranza e poi decide lui le persone da piazzare. Poi lascia i partiti a scannarsi sulle briciole, nello specifico qualche posto nei vari Consigli d’amministrazione. Sul Fatto di domani vedremo come si sta gestendo la tornata e quali sono i nomi in ballo. Uno scenario questo che sta creando molte difficoltà nel Pd e in maggior modo nel Movimento, visto che anche in tema di poltrone molti uomini scelti da Conte sono stati sostituiti senza preavviso (e giustificazione). Altra spina nel fianco dei 5 Stelle è la questione giustizia e il poco ambientalismo di Cingolani.
SCUOLA, LA SBERLA A BIANCHI. A breve potrebbe arrivare l’ok dall’Ema al vaccino dai 12 anni in su e in Italia “stiamo lavorando” in vista di questo, “speriamo domani ci sia il via, speriamo di riuscire a immunizzare tutti i nostri ragazzi”, ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ma mentre lui auspica la vaccinazione, dalla Ragioneria dello Stato arriva una sonora bocciatura alla riorganizzazione del dicastero voluta proprio dal ministro. In particolare nel mirino è finita la mega infornata di funzionari.
SEMPLIFICAZIONI, TRA TOPPE E PASSI INDIETRO. “L’eliminazione del massimo ribasso è un ottimo segnale. L’avevamo chiesto con forza. Bene”, esulta Enrico Letta a cui fa eco l’M5S: “Se è vero che ci sarà lo stop alla proposta al massimo ribasso, non potremo che essere contenti a meno che non si voglia poi piangere a seguito di crolli dei viadotti e altre tragedie”, ha detto Nicola Morra. L’altra questione è quella dei subappalti: la proposta che il governo ha fatto ai sindacati – convocati dopo il pressing di Orlando e Speranza – è quella di una proroga dell’attuale soglia del subappalto al 40% oltre l’attuale termine del 30 giugno 2021. Sarà sufficiente per placare la rabbia dei giallorosa? Sicuramente non quella dei sindacati che hanno annunciato una mobilitazione. Per Landini, infatti, “la mediazione sui licenziamenti non è sufficiente. Lo abbiamo fatto presente, dal governo è stato preso atto di ciò ma non abbiamo avuto ancora una risposta”. Sul giornale di domani vi racconteremo cosa è successo nella cabina di regia su Recovery (previste 350 assunzioni con concorso per la gestione del Pnrr) e Semplificazioni, con tutte le novità.
VITALIZI, ORMAI LA PORTA È SPALANCATA. Dopo la farsa in Senato con l’approvazione delle varie mozioni (di segno opposto) e l’idea bislacca di assegnare un vitalizio ad personam ai condannati in base ai reati, di fatto tutti i nostri galeotti in grisaglia riavranno la loro prebenda. E, oltre al ben noto Formigoni, tra loro ci sono anche condannati illustri per gravi reati che a volte hanno a che fare anche con le mafie. Dell’Utri, per dirne uno, riavrà l’assegno. Ma c’è anche un’altra vecchia conoscenza tra chi brinderà. Sul Fatto di domani vi proponiamo un album degli “scarti” della Repubblica che riavranno il loro privilegio.
IL NODO AMMINISTRATIVE. “Desidero ringraziare Roberto Fico per l’impegno profuso a favore della sua città, Napoli, e per il grande lavoro a sostegno della candidatura di Gaetano Manfredi”, ha detto Giuseppe Conte commentando la scelta dell’ex ministro in campo per i giallorosa. Ma dietro la scelta c’è una questione che potrebbe creare un precedente anche per le altre città.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Covid, il miraggio vaccini. Per la fondazione Gimbe è “irrealistico l’arrivo di 42 milioni di dosi previste per fine giugno”. Qui i numeri di oggi.
La tragedia della funivia. Per il pm che ha firmato i fermi, gli indagati hanno “agito in spregio delle basilari regole di sicurezza. C’era pericolo di fuga”. Vedremo le novità dell’indagine.
Roma e i rifiuti. “Il Tar del Lazio ha accolto il nostro ricorso e ha annullato l’ordinanza con cui il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti imponeva a Roma di indicare una discarica dentro la città. Si tratta di una vittoria per tutti i cittadini e tutti i territori”, ha scritto Virginia Raggi. Leggerete come stanno le cose.
Israele-Palestina. La nostra Manuela Dvri intervista il primo ministro israeliano, Ehud Olmert.
L’Hotel Ruanda di Macron. La Francia ha fatto “prevalere per troppo tempo il silenzio sull’esame della verità” rispetto al genocidio del 1994 in Ruanda. Sono le parole del presidente francese in visita nel Paese martoriato. Ma – come vedremo – è stata anche una visita per fare affari.
Leggera come una piuma. La scomparsa di Carla Fracci, ballerina indimenticabile.