UN PREMIO ALL’ABUSIVISMO SANATO A SPESE DELLO STATO. L’allarme arriva da Italia Nostra: le bozze del Dl Semplificazioni, a proposito del superbonus del 110%, contengono una sorta di sanatoria edilizia. “Il meccanismo è semplice – spiega l’associazione ambientalista – e riguarda sia immobili parzialmente abusivi che immobili completamente abusivi, prima entrambi esclusi dall’utilizzo del Superbonus del 110%. Nel primo caso, ora, basta che un tecnico attesti che il nucleo originario è regolare o condonato, anche se sono poi state realizzate stanze o piani abusivi in più. I lavori saranno pagati dallo Stato col Superbonus del 110% e il privato potrà accatastare l’intero immobile, compresi gli abusi, sanandolo di fatto”. “Dall’ultimo condono edilizio – ricorda Italia Nostra nel suo blog sul nostro sito – sono state realizzate in Italia circa 400.000 opere abusive significative, più di 20.000 all’anno secondo le stime del CRESME”. Sul Fatto di domani vedremo nel dettaglio che la volontà di sanare piccoli abusi per sbloccare le procedure e l’economia rischia dunque di trasformarsi in un enorme condono, per di più a spese dello Stato. E, sempre a proposito del superbonus, ci occuperemo di alcune difficoltà pratiche che stanno riscontrando i cittadini alle prese con i preventivi di spesa. Da registrare oggi la sonora bocciatura dell’operato del governo in tema di anticorruzione da parte del presidente Anac, Giovanni Busia.
TASSA MINIMA SULLE MULTINAZIONALI, BASTA IL 15 (PER CENTO). Il via libera è arrivato da Londra, dove sono i riuniti i ministri delle Finanze dei sette Paesi più avanzati, e si tratta di una prima tappa in vista dell’intesa globale che dovrebbe arrivare alla riunione di luglio del G20, di cui fanno parte anche Cina e Russia: corporate tax minima sulle aziende e sui colossi del digitale, almeno il 15%. Il G7 (e soprattutto i Paesi europei che ne fanno parte: Francia, Germania, Italia e Regno Unito) ha dovuto prendere atto del cambio di rotta statunitense, da quando alla guida del Paese è subentrato Joe Biden, anche se la spinta americana poco ha potuto contro il pragmatismo al ribasso degli altri: inizialmente, infatti, si ipotizzava un’aliquota del 21%, poi i grandi Paesi hanno concordato di assestarsi su un valore meno ambizioso. Sul giornale di domani vedremo perché questo “grande passo verso un accordo globale senza precedenti”, come lo ha definito il commissario Ue Paolo Gentiloni, sia solo un piccolo punto di partenza.
TUTTI PAZZI PER TONINELLI. È su Amazon dal primo giugno, ma è già il terzo libro più venduto nella sezione Politica: “Non mollare mai. La storia del ministro più attaccato di sempre” mostra in primo piano la faccia di Danilo Toninelli. L’ex ministro ha dichiarato di esserselo scritto da solo per raccontare la sua esperienza politica all’interno del Movimento 5 Stelle, dentro i Palazzi e poi fuori, quando il secondo governo Conte gli ha fatto perdere la poltrona di titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti. Toninelli non risparmia qualche stoccata ai suoi compagni di partito, come quando accusa il Movimento di aver appreso della sua sorte in diretta televisiva. Il nostro Tommaso Rodano lo ha letto con attenzione e ce ne illustrerà i punti salienti (e anche quelli più divertenti). Restando su temi politici, in queste pagine torneremo anche sul caos nel centrodestra, perché la proposta di Salvini di una federazione che escluda Giorgia Meloni sta creando molti malumori all’interno di Forza Italia (soprattutto tra le donne).
SEQUENZIAMENTO, QUESTO SCONOSCIUTO. Nel Regno Unito, per la seconda settimana consecutiva, i contagi da coronavirus sono in aumento a causa del diffondersi della variante indiana, anche se per fortuna questo non si traduce ancora in un incremento rilevante di ricoveri né di decessi (leggi il nostro articolo dalla newsletter Internazionale). In Italia si tratta di una variante ancora poco diffusa, stando però ai dati in nostro possesso. Sì, perché – come leggerete domani – il sequenziamento nel nostro Paese è ancora molto in alto mare, nonostante da mesi i virologi chiedano alle autorità di accelerare. Intanto è stato diffuso il Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti, che mostra come i fondi stanziati a maggio 2020 per potenziare gli ospedali (in vista della possibile seconda ondata) siano rimasti in un cassetto. In un anno di pandemia le Regioni italiane hanno attivato solo 922 nuovi posti letto di terapia intensiva. Qui i numeri odierni del contagio.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Il “Documento Bologna”. Il nostro Gianni Barbacetto torna sulla strage di Bologna, alla luce della nuova inchiesta e dei nuovi documenti che stanno emergendo, in particolare quello sequestrato nel 1981 a Licio Gelli e indicato come la prova regina dei pagamenti ai terroristi neri e al duo Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi.
La passione di Repubblica per il centrodestra. Anche oggi, ennesima intervista del giornale degli Agnelli a un esponente del centrodestra, l’ormai ex forzista Giovanni Toti. Quante sono state queste chiacchierate nelle ultime settimane?
Seid Visin, un suicidio per il colore della pelle? Era un ragazzo di 20 anni, ex promessa delle giovanili del Milan. Si è tolto la vita dopo aver scritto, tempo fa, una lettera in cui denunciava il razzismo subìto. Tra le reazioni, anche tanta retorica. I genitori però smentiscono: “Il suo gesto non deriva dal razzismo”.
Dodi fa 70. La tradizionale intervista della domenica a Dodi Battaglia, storico membro dei Pooh, che compie 70 anni e si racconta senza rete.
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