Il Fatto di domani. AstraZeneca, muore la 18enne: in arrivo lo stop per i più giovani. Risparmi? Tutti i conti del generalissimo Figliuolo

Di Il Fatto Quotidiano
10 Giugno 2021

ASTRAZENECA, ARRIVA LO STOP PER I GIOVANI. Dopo i gravi casi di effetti collaterali (di poco fa la notizia della morte della 18enne ricoverata a Genova) registrati in questi giorni, oggi il Comitato tecnico scientifico darà un “parere tecnico” sull’uso del vaccino per le fasce di età più basse. Una battaglia, lo ricordiamo, fatta dal nostro giornale. Poi sarà il ministero della Salute, in particolare la Direzione generale della prevenzione sanitaria, a tirare le somme. “Il 7 aprile il ministero con circolare ha raccomandato l’uso preferenziale del vaccino AstraZeneca agli over-60 e Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all’aumento dell’età. Queste valutazioni saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts. Tutti i vaccini sono però sicuri ed efficaci”, ha detto il ministro Speranza. Sul Fatto di domani vi racconteremo le nuove misure. Intanto c’è un caso di cronaca da registrare: a Napoli 44 persone, tra i 18 e 38 anni, sono state vaccinate per errore e a loro insaputa con Astrazeneca invece che con Pfizer. Pare ci sarebbe stato un errore nello scongelare le fialette. Fatto che riporta un altro elemento: molte Regioni continuano con gli Astraday, per smaltire le dosi in magazzino e aumentare il numero di vaccinati sul territorio, cosa che farà allentare le restrizioni. E questo alla faccia di tutte le indicazioni. Qui i dati dei contagi di oggi.

I CONTI DEL GENERALISSIMO. Sono circa 345 i milioni che la struttura commissariale per la gestione dell’emergenza-Covid è riuscita a risparmiare attraverso l’azione di “razionalizzazione e spending review” durante la gestione di Francesco Paolo Figliuolo. Di questi 189 milioni solo rinunciando alle “primule” per i vaccini volute da Arcuri. Parola del generalissimo commissario, pronunciate in commissione alla Camera qualche giorno fa. Le cose stanno veramente così? Sul Fatto di domani leggerete un’inchiesta sui conti della struttura commissariale.

CONTE-SALA, IL GIORNO DEL FACCIA A FACCIA. “Più che quello che mi aspetto dal dibattito, il punto è quello che mi aspetto da Giuseppe Conte. Mi aspetto che Conte, se così deciderà, veicoli il M5S nell’alveo del centrosinistra senza se e senza ma. Questa è la mia speranza più che l’aspettativa”, parola del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in risposta a chi gli chiedeva del dibattito in programma oggi pomeriggio con il leader in pectore dei 5 Stelle. Vi racconteremo esito e retroscena dell’incontro decisivo per il futuro dell’alleanza a Milano. Sempre in ambito 5 Stelle avremo l’intervista alla ex ministra Lucia Azzolina.

IL “NUOVO” BRUSCA. “Non sono insensibile al dolore dei familiari delle vittime” per la liberazione di Brusca, ma la norma sui collaboratori di giustizia è “da preservare”: lo ha detto la ministra della Giustizia Marta Cartabia parlando davanti all’Antimafia. Il riferimento è alla scarcerazione di Brusca che tante polemiche ha sollevato (vedi Matteo Salvini), ma non per Maria Falcone che ha detto chiaramente che la legge che ha permesso la sua scarcerazione “l’aveva voluta il fratello Giovanni”. Sul giornale di domani vedremo con documenti inediti chi è il Brusca di oggi. Nel comparto anche l’intervista al magistrato Luca Tescaroli.

LA TRANSIZIONE (POCO) ECOLOGICA DI CINGOLANI. Che il ministero della Transizione ecologica di ecologico abbia ben poco avevamo più che un sospetto (vedi i permessi di trivellare per la ricerca di fossili, ad esempio). Oggi il sospetto è diventato certezza. Ha assegnato le deleghe ai sottosegretari e a far la parte del leone è Vannia Gava della Lega, donna vicina alle imprese: otterrà incarichi “pesanti” come il Cipe, il trattamento dei rifiuti, l’economia circolare (cioè l’end of waste) e l’efficienza energetica degli edifici (che si dovrebbe chiamare il superbonus). Ai 5Stelle vanno, invece, deleghe importanti nel nome, ma meno nei fatti: a parte il dissesto idrogeologico, i parchi, le bonifiche e la rigenerazione urbana.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI

Eni, magistrati indagati. Il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione al processo Eni/Shell-Nigeria di cui ieri il Tribunale ha depositato le motivazioni dell’assoluzione di tutti gli imputati.

Cybersecurity, si cambia. Oggi si discute in Consiglio dei ministri il decreto per l’Agenzia della Cybersecurity. Vedremo di che si tratta.

Sorveglianza di massa, la vittoria a metà di Snowden. Nei giorni scorsi c’è stata la sentenza della Corte europea sui diritti dell’uomo che da un lato condanna la sorveglianza di massa ma dall’altro dice che il principio è giusto se applicato a situazioni di pericolo. La vicenda ruota non solo attorno alle rivelazioni di Snowden, ma al tema sempre attuale della sorveglianza sui cittadini del mondo a loro insaputa.

Erdogan e Draghi, no alla partita. Erdogan non sarà in tribuna domani per la partita inaugurale degli europei a Roma all’Olimpico. E neppure Draghi. E’ una cosa abbastanza insolita, frutto delle tensioni diplomatiche tra i paesi.

Secondo tempo. Il nostro Mannucci intervista Mahmood.

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