Il Fatto di domani. Quer pasticciaccio brutto di AstraZeneca: retromarcia del generalissimo, no agli under 60. La finta generosità del G7: regalano i vaccini ma preservano i brevetti

Di Il Fatto Quotidiano
11 Giugno 2021

CHI CI METTE LA FACCIA? E alla fine raccomandazione fu: il ministro della Salute, Roberto Speranza, il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, e il generale Figliuolo hanno reso nota la posizione del Comitato tecnico scientifico sulla strategia di uso di Astrazeneca. Come annunciato, sì alla somministrazione solo per gli over 60. Molti addetti ai lavori se n’erano già accorti: “Il vaccino AstraZeneca, al di sotto di una fascia d’età, non andava usato” ha sentenziato il primario di Infettivologia del Sacco di Milano, Massimo Galli. Molti altri adesso dissentono sullo strumento “raccomandazione”: “Vuol dire demandare alla gente. E la gente non ha i dati, né il potere conoscitivo/istituzionale che hanno le autorità sanitarie e le agenzie regolatorie”, ha commentato la microbiologa Maria Rita Gismondo. Il ministro Speranza ha spiegato che si tratterà di raccomandazioni “perentorie”. Sul Fatto di domani capiremo cosa succede adesso, con le Regioni disorientate che fino a ieri procedevano in ordine sparso (stamattina l’Emilia-Romagna ha confermato gli Open Day già programmati, ma utilizzerà Pfizer e Moderna). E che succederà per la seconda dose? L’indicazione arrivata dal Cts è di procedere a un mix di vaccini: i ragazzi che hanno ricevuto AstraZeneca, andranno con Pfizer o Moderna per il richiamo. E anche qui alcune domande sorgono spontanee: basteranno le scorte? Quanto verrà rallentata la campagna vaccinale? La decisione “avrà qualche impatto sul piano, ma sono sicuro che fra luglio e agosto riusciremo a mitigare questo impatto” è stato l’annuncio del commissario Figliuolo.

OPEN DAY, LE RACCOMANDAZIONI DEL GENERALISSIMO. In un clima da “la colpa non è mia”, ora si gioca al rimpallo di responsabilità. Il governatore ligure, Giovanni Toti, su Facebook ha postato il testo di una lettera inviata il 12 maggio scorso alle regioni dal capo di gabinetto del commissario all’emergenza: nel testo si legge che il Cts “non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale (AstraZeneca e Johnson&Johnson, ndr) a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni”. Ma non è stata l’unica volta in cui si è proceduto a una simile indicazione: vedremo tutte le occasioni in cui il generale Figliuolo ha chiesto ai governatori di vaccinare la popolazione con qualsiasi siero a disposizione.

CAMILLA SOFFRIVA DI UNA PATOLOGIA AUTOIMMUNE. Da quanto si apprende nell’anamnesi patologica stilata nel primo ospedale di arrivo della ragazza, a Lavagna, erano riportate la presenza di una cisti ovarica e di una piastrinopenia autoimmune familiare; dall’anamnesi farmacologica invece risultava che la paziente assumeva una terapia ormonale con due farmaci. I carabinieri del Nas di Genova hanno acquisito le cartelle cliniche e tutta la documentazione medica della 18enne morta ieri, dopo essersi sentita male in seguito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca all’open day del 25 maggio. Al momento si procede per omicidio colposo a carico di ignoti. Sul giornale vedremo in quale direzione si sta muovendo la procura.

AL VIA IL G7 CHE SFIDA LA CINA (E REGALA VACCINI). In apertura del summit in Cornovaglia, il premier britannico Johnson ha annunciato di voler destinare entro il prossimo anno 100 milioni di dosi al programma Covax per la redistribuzione del vaccino nel mondo. In totale, le fialette donate dovrebbero essere un miliardo. Sul tavolo dei potenti del mondo, anche la questione della liberalizzazione dei brevetti: in realtà una presa in giro perché, come vedremo, anche gli Stati Uniti adesso fanno marcia indietro. Joe Biden ha, invece, un obiettivo concreto: ricompattare il fronte europeo contro il Dragone cinese. C’è poi un lato tutto italiano da considerare: i nostri “trombettieri” si affannano a raccontare che le politiche di Draghi sarebbero perfettamente sovrapponibili con quelle del neo presidente americano: il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, ci aiuterà a capire perché non è affatto così. In questo comparto troverete anche l’intervista a Gabriel Zucamn, l’economista esperto di tassazione dei ricchi e delle multinazionali.

ACCORDI E DISACCORDI (DI CASA NOSTRA). Per venire alle faccende interne, nelle pagine politiche ci occuperemo dei due fronti. Da un lato, la vicenda della federazione Lega-Forza Italia: come vedremo, sul fronte Carroccio sono tanti gli scontenti per i troppi scranni che Salvini avrebbe promesso a Berlusconi. Il taglio dei parlamentari comincia a far davvero paura. Dall’altro lato, Movimento 5 Stelle e Pd sono alle prese con un appuntamento decisivo: domenica si vota per le primarie dem a Torino e, a seconda di chi vincerà (e con quanti voti), si delineerà il futuro della possibile alleanza tra i due partiti.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Vertenza Tnt Fedex, notte di tensione a Lodi. I Si Cobas denunciano che il presidio organizzato dai lavoratori per protestare contro i licenziamenti da parte di una ditta di logistica che lavorava per Fedex è stato attaccato da un gruppo di operai e di bodyguard dell’azienda a colpi di bastoni, pezzi di bancali e sassi.

I reati non vanno perseguiti “a richiesta”. Ospiteremo un altro intervento di Piercamillo Davigo sulla giustizia e alle scelte sbagliate del parlamento.

Alessandro Greco, “quellodiFurore”. Nel Secondo Tempo l’intervista di Alessandro Ferrucci al conduttore e il tradizionale appuntamento con il nostro inserto culturale Che c’è di Bello.


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