Su quanti mani è stata poggiata la lastra di travertino con il nome sbagliato dell’ex presidente Ciampi? Oltre lo scalpellino, quanti occhi (gli addetti alla toponomastica del comune di Roma e del servizio del Cerimoniale) hanno visto e non hanno corretto l’errore (Azelio anziché Azeglio) prima che l’evento (l’intitolazione di uno slargo) finisse sepolto dall’imbarazzo? […]
Il destino dell’Italia è nelle mani (bucate) di Comuni e Regioni
I rischi dell’inefficienza