STELLE CADENTI (A PEZZI). Ieri, più o meno a quest’ora, chiudevamo la nostra newsletter con indiscrezioni filtrate dal M5s che parlavano di un fronte compatto e ostile alla bozza di riforma della giustizia firmata da Marta Cartabia. L’ipotesi in campo era l’astensione in Consiglio dei ministri. Qualche ora dopo è cambiato tutto, la proposta della Guardasigilli è stata approvata all’unanimità in Cdm, ed è stata una débâcle. Come abbiamo raccontato sul giornale di oggi, il M5s si è calato le braghe e ha trangugiato una contro-riforma che non solo reintroduce la prescrizione, ma la peggiora con la “improcedibilità”. Stamattina sul Fattoquotidiano.it abbiamo rivelato che all’origine del dietrofront pentastellato c’è (ancora una volta) Beppe Grillo, che su impulso di Draghi avrebbe chiamato i quattro ministri 5s in Cdm per convincerli a votare a favore della riforma. La scelta è talmente grave che non solo Alfonso Bonafede (con un duro post), ma anche lo stesso ex premier Giuseppe Conte ha rotto il basso profilo tenuto in questi giorni e ha criticato apertamente il Movimento: “Non sono sorridente su questo aspetto della prescrizione, siamo tornati a quella che è una anomalia italiana”, ha detto in mattinata. E ha aggiunto: “Apprezzo il lavoro fatto dalla ministra Cartabia, ma io non canterei vittoria”, alludendo al voto in Parlamento da parte dei gruppi 5s. Se c’era bisogno di una conferma del caos del Movimento, eccola. Sul Fatto di domani vi racconteremo la giornata di fuoco che ha vissuto il M5s sulla giustizia e la rivolta della base.
LE CONSEGUENZE DELLA CONTRORIFORMA. Al di là del terremoto politico che ha scatenato, questa riforma farà danni soprattutto sul fronte pratico, cioè sui processi. Non solo l’improcedibilità è peggio della prescrizione perché affosserà le inchieste più lunghe e difficili, quelle sui reati più gravi, su stragi o scandali, ma ha effetti nefasti anche sulla possibilità di perseguire i reati comuni: stupri, rapine, furti, droga e così via. In tutto questo, l’Associazione nazionale magistrati cosa dice? Sul giornale di domani spiegheremo nel dettaglio perché, e ospiteremo un’analisi di Piercamillo Davigo secondo cui la proposta di Cartabia sarebbe un’amnistia mascherata.
QUANDO IL PD ERA CONTRO IL BERLUSCONISMO. Non è solo un problema dei 5 stelle. Il Partito Democratico ha sostenuto per vent’anni di essere l’opposto di Berlusconi sulla giustizia, e invece adesso vota e approva un testo che su alcuni punti essenziali ricalca le tesi del Caimano. Leggerete un confronto sul giornale di domani.
COVID, FOCOLAIO A COVERCIANO. Oggi dal ritiro della Nazionale italiana è arrivata la notizia di casi di positività tra i giornalisti. Tra loro c’è anche il telecronista Rai Alberto Rimedio, che ora salterà la finale di Wembley. Un altro focolaio che preoccupa è quello dei 34 giovani in vacanza a Manfredonia, che ricorda casi analoghi scoppiati in Spagna e su cui è partito un tracciamento a tappeto. Mentre sono arrivate nuove raccomandazioni dell’Ema sulla limitazione dei vaccini per fasce d’età, l’indice RT italiano è tornato a crescere, come l’incidenza del virus. I contagi di oggi sono il 43% in più della settimana scorsa. Sul Fatto di domani tutti i rischi a cui andiamo incontro nelle prossime settimane.
“RAFFAELLA ERA ANCHE MIA”. Sfidando il caldo romano, centinaia di persone hanno voluto assistere questa mattina ai funerali della “regina della televisione”. Per le norme anti Covid, pochi gli ammessi all’interno della Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, mentre un maxischermo ha proiettato la diretta Rai in piazza del Campidoglio. Qualche lacrima ma anche tanta gioia (proprio come voleva lei), manifestata attraverso applausi spontanei, baci omosessuali e canzoni della Raffa nazionale. Sul giornale di domani vi racconteremo la commozione dei presenti, ognuno dei quali ha portato con sé un’immagine, un oggetto o un ricordo personale di Carrà.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Consiglio d’amministrazione Rai, Draghi scopre le carte. È stata annunciata la proposta del governo per il ricambio del Cda Rai: i nomi sono Carlo Fuortes e Marinella Soldi.
L’Afghanistan è di nuovo in mano ai talebani. E gli Stati Uniti lo sanno.
Matteo Berrettini è in finale a Wimbledon. Sarà una domenica molto intensa per lo sport italiano.
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