Alle prossime Olimpiadi di Tokyo, al posto dell’inno russo, risuonerà una sinfonia di Pyotr Tchaikovsky. Al posto del tricolore bianco, blu e rosso ci sarà una bandiera cerea con i cinque cerchi degli “Ana”, Atleti neutrali autorizzati, la denominazione trovata per gli sportivi della Federazione ammessi a gareggiare dopo lo scandalo del “doping di Stato”, […]
![epa06369455 (FILE) - The Olympic flag (L) and the Russian flag (R) during the Closing Ceremony of the Sochi 2014 Olympic Games in the Fisht Olympic Stadium in Sochi, Russia, 23 February 2014 (reissued 05 December 2017). The International Olympic Committee (IOC) on 05 December 2017 announced that the Russian Olympic Committee has been banned from the 2018 Winter Olympic Games in Pyeongchang, South Korea, following an investigation into allegations of state-sponsored doping at the Sochi 2014 Olympics. Some Russian athletes, who can prove they are not implicated in the doping scandal, will compete in Pyeongchang under a neutral flag. EPA/HANNIBAL HANSCHKE GERMANY OUT *** Local Caption *** 52908722](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/07/14/russia-doping-1200x630.jpg)
Alle Olimpiadi solo gli atleti russi “neutrali autorizzati”, e soprattutto indottrinati
Dopo lo scandalo doping, partiranno per Tokyo 335 campioni della Federazione che gareggeranno sotto una bandiera cerea con cinque cerchi. Tutti loro hanno ricevuto “istruzioni su cosa dire, come comportarsi, cosa scrivere per non cedere alle provocazioni”