“Non scherziamo”, disse il governatore Attilio Fontana, alcuni giorni dopo (era il 9 giugno 2020) la notizia sul caso della fornitura di camici affidata a suo cognato, Andrea Dini, dalla Centrale acquisiti della Regione Lombardia (Aria). Puntava a ridefinire i “contorni regolari” della vicenda. Contorni lontani dall’essere “regolari”, secondo la Procura di Milano, che ieri […]
![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/07/28/variant-med_1200x630-obj24933718-1200x630.jpg)
Fontana rischia il processo. Così i pm l’hanno smentito
Chiuse le indagini a Milano