Il Fatto di domani. Il compromesso sulla Cartabia scontenta i magistrati (e pure la base 5S). Covid, la Delta rischia di “colorare” l’Italia

Di Il Fatto Quotidiano
30 Luglio 2021

GIUSTIZIA, MAGGIORANZA IN EQUILIBRIO PRECARIO. Sulle pagine dei giornali di oggi rimbalzavano le dichiarazioni dei partiti di maggioranza, solerti nell’intestarsi il merito dell’accordo raggiunto sulla riforma della giustizia, nella giornata campale di ieri. Fondamentale Giorgetti per frenare la Lega; determinante il lavoro sotterraneo del Pd per mediare; decisivo il lavoro di Di Maio per ammorbidire l’intransigenza di Giuseppe Conte. Sul fronte 5S, Fabiana Dadone, ministra per le politiche giovanili che era arrivata a ipotizzare dimissioni se la Cartabia non si fosse cambiata, ha dichiarato: “Non mi pento di nulla di ciò che abbiamo fatto tutti nelle ultime settimane e anzi lo rivendico. Sono certa che sarebbe stato impossibile ottenere di più”. Concetto ribadito dal gruppo del M5s alla Camera: “Abbiamo evitato sacche di impunità”, è la sintesi del comunicato. Ma nella base del Movimento non tutti sono convinti. Vincitori e vinti, qualora davvero ci fossero, si troveranno in ogni caso ancora sui banchi della maggioranza, e nei prossimi mesi dovranno pronunciarsi su altre riforme molto discusse. Anzi, già la prossima settimana dovranno trovare una nuova mediazione per quanto riguarda la riapertura delle scuole a settembre. Sul Fatto di domani cercheremo di capire come e se cambieranno, dunque, i rapporti di forza nella maggioranza.

STRAGI, REATI AMBIENTALI E GLI ALTRI BUCHI DELLA RIFORMA. Mediazione o no, la riforma Cartabia presenta ancora dei punti critici. Oggi a Roma hanno protestato contro il disegno di legge le associazioni delle vittime delle stragi di Viareggio e Rigopiano. Ma sono ancora una volta i magistrati a puntare il dito sugli effetti nefasti del testo. Il pm di Catanzaro Nicola Gratteri ieri sera ha definito la Cartabia la peggiore riforma di sempre. Gian Carlo Caselli ha ribadito le sue perplessità: “Le modifiche introdotte per quanto riguarda i reati di mafia rappresentano il minimo sindacale. Continuo ad essere favorevole alla riforma Bonafede. L’accordo mi sembra un colpo al cerchio e uno alla botte”. Un parere negativo è stato anche espresso dalla presidente della sezione napoletana dell’Associazione nazionale magistrati, Livia De Gennaro che valuta che circa la metà degli oltre 57 mila procedimenti in attesa rischia di estinguersi. L’Anm di Palermo invece sottolinea con preoccupazione che la riforma “falcidia” i reati ambientali. Altri dubbi riguardano la norma che dà al Parlamento il compito di indicare alla magistratura le priorità dei reati su cui indagare. Sul Fatto di domani vedremo cosa cambia e cosa rimane uguale nei processi penali, e quali sono stati i frutti del compromesso raggiunto ieri (un’anticipazione sul nostro sito). Sentiremo anche il parere del presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia. Intanto in commissione Giustizia (la riforma si voterà alla Camera domenica) è stata bocciata la norma proposta dal M5S sul giudice monocratico in Appello, finalizzata a velocizzare i processi riducendo il carico di risorse umane per le Corti d’Appello. Erano contrari Forza Italia, Lega e Italia Viva.

COVID, TUTTI I CASI SONO DELTA E SI PENSA ALLA TERZA DOSE. Secondo il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità la variante Delta tocca il 94,8% del totale dei contagi in Italia, e in alcune zone è già al 100%. Ma i dati sono fermi al 20 luglio. Ricoveri e decessi sono ancora contenuti, ma fanno un balzo in avanti anche l’indice Rt, a 1,69 questa settimana e l’incidenza al 2,7%. “Siamo al di sopra della soglia epidemica” ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, che poi ha dichiarato che nelle prossime settimane si potrebbe arrivare a una stabilizzazione. I dati di oggi confermano il trend di risalita: oltre 6600 nuovi casi e ricoveri in aumento. Si comincia a valutare la terza dose per le persone fragili (modello Israele). Con uno scenario simile, si ricomincia a pensare ai colori delle regioni. Anche se le fasce di rischio sono state aggiornate dando priorità al tasso di ospedalizzazione, secondo le stime almeno tre Regioni (Sicilia, Sardegna e Lazio) potrebbero rischiare di tornare alle restrizioni nelle prossime settimane. “Oggi è difficile fare previsioni – ha detto Brusaferro – ma la prossima settimana potremo avere un quadro più definito”. La differenza rispetto a prima è che ora c’è il green pass, e i vaccinati sono molti di più di maggio, quando abbiamo abbandonato i colori. Sul Fatto di domani, oltre al report dei dati settimanali sulla diffusione del virus, vedremo come cambia la vita dei vaccinati nelle regioni che cambiano colore. Negli Usa l’autorità di controllo delle malattie (Cdc) ha stabilito che la contagiosità della Delta è paragonabile a quella della varicella.

LO “SPEZZATINO” DI MPS, DURO DA DIGERIRE PER SIENA (E PER LETTA). Dopo lunghe attese, Unicredit ha aperto ieri, d’intesa con il ministero dell’Economia, la pratica per acquisire un pezzo del Monte dei Paschi di Siena: la “parte buona”, con i debiti che resterebbero allo Stato. Ora la banca più antica del mondo va incontro al temuto “spezzatino”. Non è un caso che il presidente di Unicredit sia oggi Pier Carlo Padoan, che era ministro dell’Economia ai tempi del salvataggio dell’istituto senese da parte del Mef. La storia di Mps sta molto a cuore agli elettori della città toscana, che la associano anche inevitabilmente alla storia del Partito democratico. Come giustificherà Enrico Letta agli elettori lo smembramento della banca, da candidato alle elezioni suppletive al seggio di Siena (per sostituire proprio Padoan)? Ne parliamo sul giornale di domani.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Il Consiglio di Stato dà ragione a Viola. La sentenza è sul ricorso del procuratore generale di Firenze contro la nomina di Michele Prestipino a capo della procura di Roma. Sulla vicenda deve ancora pronunciarsi la Cassazione, a novembre.

Caruana Galizia, omicidio politico. Sul giornale di domani la sorella della giornalista uccisa nel 2017 commenta il report della giustizia maltese, lungamente atteso, che conferma le responsabilità del governo di allora nel delitto.

I libri dalle case. Causa pandemia, molti scrittori hanno ambientato i loro romanzi più recenti in ambienti domestici. Una rassegna delle trovate più felici domani sul giornale.

Nasce la fondazione del Fatto Quotidiano. Un progetto per finanziarie iniziative umanitarie e sociali meritevoli, facendo la nostra parte.


Scopri le nostre newsletter. Clicca qui

Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.