Il Fatto di domani. Durigon: giallorosa compatti per le dimissioni, ma la Lega lo difende. E Draghi tace

Di Il Fatto Quotidiano
10 Agosto 2021

DURIGON: I GIALLOROSA PER LE DIMISSIONI, MA LA DESTRA LO DIFENDE. Il caso del sottosegretario fascio-leghista impresentabile, sollevato dal Fatto Quotidiano, sta scuotendo il governo e spaccato i partiti della maggioranza. Ricordiamolo, l’ultimo atto dell’attuale sottosegretario alla Ministero dell’economia è stato proporre di dedicare il parco Falcone e Borsellino di Latina ad Arnaldo Mussolini. Il centrosinistra è compatto nel chiedere le dimissioni, mentre la Lega lo difende e il resto della destra tace, a parte Elio Vito di Forza Italia che annuncia che è pronto a votare la mozione di sfiducia annunciata dal M5S. La richiesta era partita proprio da una dichiarazione di Giuseppe Conte rilasciata al Fatto. Dopo l’intervento dell’ANPI e del Sindaco di Sant’Anna di Stazzema, sul giornale di oggi abbiamo registrato il sostegno alla richiesta di dimissioni del segretario Pd Enrico Letta, a cui si è aggiunto anche Leu. L’esponente 5 Stelle e Stefano Patuanelli ha detto di “sperare che Durigon faccia un passo indietro prima che si arrivi alla mozione di sfiducia”. E sui social sono stati moltissimi a rilanciare la campagna con l’hashtag #DurigonDimettiti. Sul Fatto di domani faremo una rassegna dei commenti più rilevanti sui social, e poi sentiremo sulla questione il parere dello storico del fascismo Mauro Canali. Nonostante tutto la Lega tiene duro: dietro le quinte qualche esponente dichiara che “se cade Durigon noi ce ne andiamo dal governo”. E si fa notare il silenzio del premier Mario Draghi.

L’ANNO NERO DELLA MAGISTRATURA. In più occasioni i magistrati sono finiti al centro delle cronache. Non sempre per i risultati delle loro attività, ma anche per diversi scandali che l’hanno indebolita agli occhi dell’opinione pubblica. A cominciare da quello delle nomine dei vertici delle procure italiane che ruota attorno all’ex togato Luca Palamara, oggi indagato per corruzione. Sul Fatto di domani ripercorreremo le tappe più importanti di questo anno burrascoso, a partire dal profilo di dieci protagonisti.

COVID, LE ISOLE RISCHIANO LA ZONA GIALLA ENTRO AGOSTO. Mentre l’epidemia in Italia prosegue secondo un trend ormai stabilizzato (il tasso di positività oggi è al 2,3%, con più di 5600 nuovi casi), l’agenzia di monitoraggio dei servizi sanitari regionali (Agenas) pubblica un report poco confortante sulla situazione ospedaliera delle Regioni. I timori più grandi riguardano le Isole, che rischiano di passare in zona gialla dalla seconda metà di agosto. In Sardegna le terapie intensive hanno un tasso di occupazione dell’11%, che supera la soglia del 10% fissata per il cambio di colore. In Sicilia invece si arriva al 14% di occupazione dei posti letto ordinari, quando la soglia per la fascia gialla è al 15%. Ma i due criteri salgono anche in altre Regioni. Sul Fatto di domani vedremo cosa rischia il Sud Italia con la nuova ondata pandemica. Intato, sul green pass, dopo la discussine generata ieri dalle dichiarazioni di Luciana Lamorgese, poco fa il Garante della privacy ha confermato che, contrariamente a quanto affermato inizialmente dalla ministra dell’Interno, gli esercenti potranno chiedere il documento di identità ai clienti all’atto dei controlli.

EMERGENZA LAVORO, OGGI DUE MORTI. Non è quella che raccontano i due Matteo (Salvini e Renzi), che agitano lo spauracchio del “sussidiato sul divano” che prende il Reddito di cittadinanza senza lavorare. No, l’emergenza è quella della sicurezza sui cantieri e nelle fabbriche. Sul Fatto di domani partiremo da due casi di cronaca di oggi, l’operaio 36enne caduto da un cantiere nel Bergamasco e il tecnico morto ustionato ad Asti, per calcolare il triste bilancio delle morti bianche del 2021. Sentiremo anche il punto di vista dell’ex ministra Nunzia Catalfo, senatrice del M5S.


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Disastro Mps. Nuovi documenti dimostrano che la situazione critica della banca di Siena è stata ignorata da chi doveva vigilare.

Le dimissioni di Cuomo. Dopo le ultime rivelazioni sull’inchiesta per molestie che lo riguarda, il governatore dello Stato di New York si è dimesso in diretta tv.

Libia, il peso dei mercenari. Nonostante i proclami, il Paese è ancora in stato di guerra e le potenze straniere, la Turchia tra tutte, radicano i loro interessi sempre più a fondo.

Solidarietà per i dissidenti bielorussi. È partita una campagna mondiale in sostegno gli oppositori di Lukashenko.

Green pass per la cultura. Si parla sempre di ristoranti e sport, ma il certificato verde è obbligatorio anche per mostre e musei. Un bilancio del primo weekend di controlli.


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