DURIGON, LA SCOMPARSA DEL FASCIOLEGHISTA. “Quella di Durigon non è una provocazione gratuita ma priva di conseguenze. È una strategia che mira a rendere normali, comuni e accettabili richiami ed esaltazioni del fascismo. Se Draghi non convincerà il sottosegretario leghista a dimettersi sarà inevitabile ricorrere alla mozione di sfiducia”, non usa mezze parole Loredana De Petris, la capogruppo di LeU in senato. Mentre la petizione promossa dal Fatto ha raggiunto le 100 mila firme, vedremo che fine ha fatto l’interessato. Da giorni il sottosegretario fascioleghista è sparito dai radar, un nostro inviato è andato a Latina a seguire le sue tracce. Sul Fatto di domani vi sveleremo il mistero. Ma nel frattempo il fronte leghista comincia a scricchiolare: l’ex sindaco di Novara, Massimo Giordano, ha fatto un post durissimo contro Durigon e il segretario Matteo Salvini: “Sarà per il periodo estivo ma sono rimasto stupito dall’assenza di reazioni alla ormai nota uscita di Durigon sul fratello di Mussolini. Sono nella Lega da 28 anni e ci sono entrato perché ho sempre respirato con Bossi, Maroni e Salvini uno spirito anticomunista e antifascista”. Post che – come vedremo – ha raccolto l’entusiasmo della base leghista. Sul giornale di domani leggerete anche i commenti di Carlo Petrini, Marco Bellocchio e Moni Ovadia.
GREEN PASS E VACCINI, MA I RICOVERI CRESCONO. Terapie intensive all’11,2%, ricoveri all’8% e incidenza di positivi ogni 100 mila abitanti a 141,8 a fronte di una media nazionale ferma al 73. La Sardegna anche questa settimana registra la situazione più critica in Italia sul fronte Covid. Due parametri su tre per il passaggio in zona gialla sono superati. Ma non è l’unica regione in bilico. Nonostante il green pass e la campagna vaccinale in Italia i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid sono in crescita, tanto da far dire a Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, che “c’è un’ampia circolazione di varianti altamente trasmissibili, come la delta, e dato anche il periodo estivo che comporta tante aggregazioni è bene mantenere dei comportamenti prudenti e correre a vaccinarsi”. Sul giornale di domani leggerete cosa sta succedendo, anche alla luce della decisione degli Usa che hanno detto sì alla terza dose. Ma ci occuperemo anche della falla del passaporto sanitario elettronico. E dello smart working, dopo che Google ha annunciato tagli allo stipendio per chi lavora da casa. Qui i dati dei contagi di oggi (in salita).
I TRE ANNI DEL MORANDI, MA GLI ALTRI VIADOTTI? Domani è il terzo anniversario del crollo del ponte Morandi, con le sue 43 vittime. Sul Fatto di domani troverete un lungo reportage sullo stato dei viadotti italiani. Come vedremo, più della metà dovrebbe stare in “pensione” perché entrati nella fase di “massima allerta”. Ma parleremo anche di un altro aspetto, tutti questi anni non sono bastati a regione Liguria e comune per costituirsi parte civile nel processo. Leggerete come stanno le cose.
IL MONDO PIANGE GINO STRADA. “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre”. Il post che riassume meglio chi era Gino Strada – scomparso oggi all’età di 73 anni – è quello della figlia Cecilia. Sul giornale di domani un ampio spazio dedicato al ricordo del fondatore di Emergency.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Afghanistan, anno zero. Mentre i I Talebani promettono una “amnistia generale” per chi ha collaborato con il governo di Kabul e le “forze occupanti”, la Nato convoca una riunione d’urgenza per discutere dell’avanzata degli estremisti islamici. Nel frattempo “gli Stati Uniti hanno aggiornato i partner al quartier generale della Nato prima dell’annuncio” dell’invio di 3000 soldati in per proteggere il personale dell’ambasciata e permetterne l’evacuazione. Sul giornale di domani troverete anche un ritratto di Ghani, il presidente in scadenza di ciò che rimane dello Stato.
La Calabria in fiamme. Mentre la Regione è alle prese col fuoco (e con i danni provocati), vi racconteremo dell’acceso dibattito tra i candidati alle regionali. Con un intervento di De Magistris.
Secondo tempo. Vi proponiamo gli scritti inediti di Marina Cvetaeva, con stralci delle ultime poesie dolenti dell’autrice.