ESTATE E COVID: “METTI UN PO’ DI MUSICA…” Le Regioni e il ministero dell’Interno annunciano un “Ferragosto di restrizioni”. Controlli intensificati sul green pass e obbligo di mascherina anche all’aperto in condizioni di affollamento in Sicilia. A Rimini imposta la chisura dei locali all’una di notte, mentre a Riccione la movida è degna dei tempi pre-pandemici. La Sardegna ha prorogato in via eccezionale l’apertura dei locali fino alle 3, e succedono anche cose come il concerto improvvisato del rapper Salmo a Olbia, con migliaia di persone senza mascherine né distanziamento. Altre star della musica come Fedez o Alessandra Amoroso stigmatizzano, ma il concerto non è l’unica iniziativa “senza regole” di questa estate di Regioni bianche (almeno fino a tutta la prossima settimana), dove le discoteche restano chiuse ma ristoranti, lidi e bar possono fare musica. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati quasi 7200, con un tasso di positività al 2,8%. Sul Fatto di domani vedremo cosa stiamo sbagliando, e perché non si può fare soltanto affidamento sul green pass.
INCENDI, CACCIA AI PIROMANI (E AI MAFIOSI). Dopo i roghi che hanno devastato il sud Italia negli ultimi giorni, dalla Sicilia alla Calabria, si torna a parlare di inasprimento delle pene per il reato di incendio doloso. Sul giornale di domani vedremo che il problema non è tanto il codice penale, quanto la capacità di controllo da parte degli enti locali. Continueremo anche a indagare il peso degli interessi della criminalità organizzata sui roghi, con un intervento di Antonio Nicaso, analista esperto di ‘Ndrangheta.
OLTRE DURIGON C’È IL “SISTEMA LATINA”. Il sottosegretario fascioleghista ha ricevuto indicazione di restare sottocoperta e aspettare che passi la bufera. Lo abbiamo raccontato sul giornale di oggi. La sua presenza ai prossimi comizi e iniziative politiche è stata annullata, ed è difficile che si faccia vedere in giro a Ferragosto, e a rassenerare il cielo sopra Latina potrebbe venire in soccorso di Italia Viva, che fa sapere di non essere intenzionata a votare la mozione di sfiducia contro di lui. Sul Fatto di domani continueremo a restare sul caso con un reportage dal capoluogo pontino. Il sindaco della città ha detto di ritenere la proposta di cambiare nome al parco Falcone e Borsellino non solo un atto di nostalgia mussoliniana, ma anche un “segnale al sistema collusivo” che fino a pochi anni fa governava il capoluogo pontino. Intanto, la petizione per chiedere le dimissioni del sottosegretario ha superato le 100 mila adesioni. Ormai del caso si parla anche all’estero, ma da noi c’è chi continua a tacere. Firma anche tu.
AFGHANISTAN, I TALEBANI ASSEDIANO KABUL. Radio Kandhar adesso si chiama Radio Sharìa e trasmette recitazioni del Corano. Da quando è cominciato il ritiro delle truppe Usa e di coalizione, i talebani hanno conquistato 18 capoluoghi e sono alle porte di Kabul. Dal Paese sono già fuggiti 400 mila profughi e alcuni media americani scrivono che il governo di Joe Biden è preparato a veder cadere la capitale afghana. A ben poco è servito l’appello per “consultazioni rapide” per garantire “pace e stabilità” pronunciato dal presidente afghano Ashraf Ghani. Forse potrà essere più efficace l’invito venuto dal ministero degli esteri del Qatar, Paese che sta gestendo la trattativa tra talebani e governo eletto di Kabul. Intanto le ambasciate afghane si svuotano: gli Stati Uniti hanno inviato i marines a coprire il ritiro, la Francia ha cominciato l’evacuazione del personale e in Germania la cancelliera Merkel ha convocato una riunione d’emergenza sul tema. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dichiarato che anche l’Italia “si sta preparando a ogni evenienza, anche quella dell’evacuazione”. Dall’Associazione culturale afghani in Italia, invece, arriva un monito sulla condizione delle donne: “la cosa più preoccupante, più assurda e più atroce è che le donne sopra i 12 anni sono considerate bottino di guerra”. Sul Fatto di domani continueremo a raccontarvi la rapida caduta dell’Afghanistan in mano talebana.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Ponte Morandi, tre anni dopo. Il premier Mario Draghi ha detto che a Genova “lo Stato ha tradito i cittadini”. Per i familiari delle vittime, però, “i segnali di tangibili giustizia sono ancora pochi”. La riforma della giustizia voluta da Marta Cartabia mette a rischio il processo per il crollo del viadotto, anche se la Ministra oggi ha ostentato certezze di fronte ai genovesi.
Accordo sulla scuola. Dopo giorni di confronto, il ministero e i sindacati hanno firmato il Protocollo di sicurezza in vista della ripresa a settembre. Sottoscrive anche un sindacato dei presidi, categoria a cui il ministero vorrebbe affidare l’onere dei controlli del green pass.
Ken Loach fuori dal Labour. Il regista impegnato per antonomasia è stato espulso dal partito britannico per dissensi con la leadership di Keir Starmer.
Benedicta Boccoli: dai consigli di Raffaella Carrà agli ultimi progetti da regista, è lei la protagonista della nostra intervista della domenica.
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