Il Fatto di domani. Afghanistan, gli obiettivi dell’Isis. Venti giorni di firme (tra i silenzi di Draghi): così il Fatto ha mandato a casa Durigon

Di Il Fatto Quotidiano
27 Agosto 2021

AFGHANISTAN, GLI OBIETTIVI DELL’ISIS. Com’era prevedibile il bilancio delle vittime dell’attentato di ieri a Kabul è molto peggiore rispetto alle prime notizie. Fonti citate dai media Usa riportano quasi 200 morti e più di 200 feriti; resta fermo a 13, invece, il contatore dei militari statunitensi vittime della strage. L’ultimo briefing del Pentagono complica il racconto degli eventi fatto finora: il generale Taylor ha affermato che ci sarebbe stata un’unica esplosione, causata da un kamikaze. Con il rientro dell’ultimo C-130 con a bordo il console Tommaso Claudi e l’alto rappresentante civile della Nato Stefano Pontecorvo, l’evacuazione italiana dal Paese è terminata. Ma i servizi occidentali hanno già detto che temono altri attentati nelle prossime ore da parte del gruppo dell’Isis-Khorasan, branca afghana dello Stato Islamico. Sul Fatto di domani vedremo quali sono gli obiettivi possibili del gruppo terroristico islamista (molti sono in Occidente). Indagheremo anche la geografia frastagliata delle alleanze e dei conflitti tra i talebani e gli altri gruppi che si contendono il potere in Afghanistan. Secondo le prime analisi gli Stati Uniti di Biden intendono rispondere militarmente all’attacco con blitz mirati operati da droni.

BIDEN STRETTO NELLA MORSA TRA RITIRO E RISPOSTA. Proprio Washington, dopo Kabul, è la capitale dove l’impatto dell’attacco di ieri si sentito più forte. La popolarità di Joe Biden è scesa molto nei sondaggi, e oltre alle pesanti critiche dei repubblicani il presidente deve affrontare anche un certo imbarazzo dei democratici a sostenere le sue scelte. In aiuto del presidente è sceso anche Barack Obama, che rompendo un silenzio di giorni ha scritto in un tweet: “Come presidente, niente è stato più doloroso che soffrire con i cari degli americani che hanno dato la vita per servire il nostro Paese”. Sul giornale di domani vedremo l’impatto che la crisi afghana sta avendo sul governo degli Usa e su quelli europei. L’Europa, intanto, fa i conti con la questione dei rifugiati: l’Unhcr ha avvisato che, nella previsione più pessimistica, la crisi afghana provocherà “circa 500 mila nuovi rifugiati nei prossimi mesi”. In Olanda gruppi di estrema destra sono scesi in piazza contro l’accoglienza, la Bulgaria ha espresso dubbi sulla possibilità di ospitare grandi gruppi di rifugiati. Dalla Turchia, invece, il portavoce del presidente Erdogan ha dichiarato che “abbiamo adottato nuove misure per prevenire le migrazioni illegali. La Turchia non è il deposito migranti di nessuno”. Mentre il ministro russo degli Esteri, Sergej Lavrov, oggi in visita in Italia dove ha incontrato Luigi Di Maio e Mario Draghi, ha chiarito che la priorità della Russia, ora, è la protezione dei suoi alleati dalla minaccia terroristica: il resto è in secondo piano.

DIMISSIONI DI DURIGON: HA VINTO LA CAMPAGNA DEL FATTO. Sono arrivate ieri sera le dimissioni di Claudio Durigon, l’ormai ex sottosegretario all’Economia che aveva proposto di intitolare il parco Falcone e Borsellino di Latina ad Arnaldo Mussolini. Sono passate tre settimane da quando il Fatto ha sollevato il caso per la prima volta, e alla fine la campagna ha avuto successo, anche grazie alle 162 mila firme alla nostra petizione che ne chiedeva le dimissioni e alle pressioni dei gruppi M5s, Pd e Leu che avevano annunciato una mozione di sfiducia. Ora si apre non solo la partita della sostituzione al Mef (il posto pare che andrà a un leghista di area “nordista”), ma anche quella del futuro di Durigon, che, come vedremo sul Fatto di domani, dovrebbe essere ancora più intrecciato a quello di Matteo Salvini.

ROMANZO QUIRINALE: MARIO DRAGHI. Chi lo vuole al Colle per anticipare le elezioni (la Lega e la destra), e chi, per allontanare la scadenza elettorale, lo vorrebbe saldo al governo (il Pd). Sul giornale di domani il nostro profilo del premier “migliore” tirato per la giacchetta dai partiti della maggioranza che lo sostiene, ma comincia a pensare già al dopo-Draghi.

SCUOLA, IL 90% DEI PROF IMMUNIZZATI, MA RESTANO LE CLASSI POLLAIO. È ufficiale il passaggio al giallo della Sicilia, dove il tasso di ricoveri per Covid è al 19.4% e quello di occupazione delle terapie intensive supera il 12%. Oltretutto il report di monitoraggio sottolinea che l’isola presenta il rischio di “un’escalation nei prossimi 30 giorni”. Anche altre nove regioni sono considerate a rischio moderato: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Puglia e Valle d’Aosta, e ovviamente la Sardegna, che mostra una situazione simile a quella della Sicilia la settimana scorsa. L’incidenza media dei casi sul territorio nazionale cresce a 77 contagi ogni 100 mila abitanti, da 74, anche se la situazione nelle varie regioni è disomogenea. Ma il dato positivo è che l’indice Rt di replicazione del virus scende a 1,01. La struttura commissariale del generale Figliuolo oggi ha rivisto in positivo le percentuale di vaccinati. Come sempre, salgono rapidamente i numeri dei giovani, ma ormai anche l’80% dei cittadini tra 50 e 59 anni ha ricevuto almeno la prima dose. Nella fascia d’età 60-69 anni la quota supera l’85%, tra 70 e 79 anni siamo al 90% e tra gli over 80 oltre il 94%. L’annuncio più rilevante della settimana riguarda però il personale scolastico: “il 90% è immunizzato”, segnala il report. Ma la scuola fa i conti con problemi strutturali irrisolti nel corso di quest’anno: orari scaglionati, tamponi, trasporti pubblici. Sul Fatto di domani affronteremo la questione del sovraffollamento. Ecco i dati dei contagi delle ultime 24 ore: il tasso di positività resta al 2,9%. Il Cts ha dato via libera al prolungamento della durata del green pass a 12 mesi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

La Fed apre alla fine della politica di stimoli monetari. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha indicato il proprio sostegno all’avvio di un tapering entro fine 2021, ma ha precisato che “non prelude a un aumento dei tassi”. Sul giornale di domani l’analisi di cosa sta accadendo e come la decisione influenzerà le scelte della Bce.

Estrema destra corrotta. In Austria, condannato per corruzione Heinz-Christian Strache, ex leader del partito di estrema destra Fpoe ed ex vicecancelliere.

Addio a Kampah, un amico del Fatto. Un ricordo dello street artist internazionale, scomparso per Covid a 59 anni.

Ronaldo torna a casa. Dopo aver separato il suo destino da quello della Juventus, CR7 è adesso un giocatore del Manchester United.


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