AFGHANISTAN, LA VENDETTA USA NON PLACA LE POLEMICHE. La rappresaglia degli Usa per la strage di Kabul (e i 13 americani uccisi) non si è fatta attendere: il Pentagono ha annunciato di aver ucciso “due uomini di alto profilo dell’Isis-K”, nella Provincia del Nangarhar, roccaforte del Califfato in Afghanistan. Azione militare eseguita con un drone su ordine del presidente Usa. Ma la Cnn, citando fonti dell’intelligence, ribadisce che gli Stati Uniti ora temono nuovi attacchi in casa. Un primo punto per Joe Biden che però non placa le polemiche. Oggi due notizie hanno funestato il governo Usa: secondo la Bbc “molte” delle persone morte nell’attentato all’aeroporto di Kabul “sono state uccise dai soldati americani” nella calca e nella confusione seguita alle esplosioni. “Ho visto militari Usa e dietro di loro militari turchi. Gli spari arrivavano da lì, dalle torri”, ha raccontato alla tv britannica il fratello di una delle vittime. L’altra notizia è il siluramento di un alto ufficiale dei Marines per aver criticato i vertici militari e politici del suo Paese. Il tenente colonnello Stuart Scheller, racconta Cbs News, dopo l’attentato aveva postato su Facebook un video nel quale chiedeva ai suoi comandanti militari e ai responsabili politici di rendere conto degli errori compiuti durante il ritiro dall’Afghanistan. Scheller aveva anche riferito che uno dei marine uccisi nell’attacco era una persona a lui vicina. Sul giornale di domani leggerete il racconto di un soldato americano che denuncia l’eccidio di civili, ossia i “danni collaterali” delle operazioni condotte con i droni.
PARLANO L’UOMO DI “THE MAURITANIAN” E CARACCIOLO. Sempre in tema Afghanistan, leggerete l’intervista a Mohamedou Ould Slahi, l’uomo detenuto ingiustamente per 14 anni nel carcere Usa di Guantanamo. Vicenda raccontata nel libro e poi nel film “The Mauritanian”. Ma troverete anche una nostra lunga chiacchierata con Lucio Caracciolo. Il direttore di Limes ci fornirà una chiave geopolitica della crisi agfhana.
IL RITORNO DI CONTE. Questa sera Giuseppe Conte torna a parlare dal palco. Il leader dei 5 Stelle è atteso alla festa di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica. Sul Fatto di domani il racconto dell’evento fatto dal nostro inviato, Luca De Carolis. Appuntamento che arriva mentre le prossime elezioni amministrative si avvicinano. Parleremo del futuro della coalizione giallorosa con il candidato sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Mentre a Roma nella squadra di Gualtieri è entrata Beatrice Lorenzin, vecchia conoscenza del Pd ma con un passato in Forza Italia. Il tutto mentre il candidato del centrodestra nella capitale, Enrico Michetti, prende nella sua lista civica Pippo Franco.
DURIGON, DALLA PADELLA ALLA BRACE. Dopo la campagna di raccolta firme del Fatto il sottosegretario Durigon ha mollato la poltrona. Ma – come vedremo nel giornale di domani – ne sentiremo parlare ancora, visto che per lui Salvini ha pronto un nuovo incarico. E ieri il leader del Carroccio è tornato a ringraziarlo: “Ringrazio Claudio che ha messo a disposizione il suo incarico e la sua professionalità per evitare un altro mese di polemiche sul passato, noi pensiamo al futuro”. Altra incognita è chi prenderà il posto di Durigon al ministero. I nomi che circolano nella Lega sono quelli di due vecchie conoscenze: Massimo Bitonci e Edoardo Rixi. Sul giornale di domani un ritratto dei due personaggi.
COVID, ARRIVA LA PRIMA CURA. Oltre al vaccino c’è un’arma in più per combattere il Covid-19: dal 4 agosto i farmaci monoclonali sono stati autorizzati per il trattamento di qualsiasi paziente a rischio (prima erano autorizzati in via sperimentale per malati gravi già ospedalizzati). Si tratta del primo – e per ora solo – farmaco non vaccinale che cura il coronavirus. Sul giornale di domani un ampio dossier sul nuovo farmaco. Poi un approfondimento sui test salivari per il Covid: in molti Paesi europei già li usano, mentre da noi il Comitato tecnico scientifico ancora non prende una decisione. Visto che dovevano essere usati nelle scuole i tempi stringono: vedremo i vari tipi di esame a disposizione e la loro affidabilità Qui i numeri dei contagi di oggi.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Il primo sciopero contro Stellantis. Alla Sevel di Atessa, dove il gruppo produce furgoni, oltre 700 lavoratori sono a rischio e incombe l’incubo di un possibile trasferimento della produzione in Polonia che significherebbe una catastrofe occupazionale. I sindacati sono in allarme: “Alla Sevel ci sono troppi somministrati e mai così poco personale interno”, denunciano annunciando il primo sciopero contro l’ex Fca.
Il ricordo. Leggerete l’intervista a Claudio Amendola per i vent’anni dalla morte di Ferruccio Amendola. Poi il tour poetico di Franco Arminio tra i paesaggi d’Italia.