Cripto e dintorni

Quando la Cina stringe le regole su bitcoin i “minatori” traslocano da un’altra parte

Pechino non è più la base accogliente di un tempo per gli investitori, ma non per questo il settore si ferma. Dal Canada al Kazakistan, sono tanti i Paesi del mondo dove è facile continuare a fare affari con la moneta virtuale

30 Agosto 2021

È un po’ come per il dentifricio: se premi col tappo aperto, il tubo si restringerà e il contenuto semplicemente si spargerà altrove. Funziona così la stretta ormai costante della Cina contro bitcoin. Dopo i divieti e gli stop arrivati prima dell’estate, nei giorni scorsi a ricordare che il Paese non è più la base […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.