DRAGHI A SALVINI: ESTENDEREMO GREEN PASS. Sul green pass dovremo “decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella” di estenderlo ad altre attività. Una frase, quella di Mario Draghi in conferenza stampa, che (unita al sì convinto all’obbligo vaccinale) suona come una tirata d’orecchi a Matteo Salvini, dopo il voto contrario di ieri della Lega proprio sull’uso del green pass. Punto su cui il premier ha voluto precisare che “il chiarimento politico lo fanno le forze politiche, è chiaro che è auspicabile una convergenza e una stagione di disciplina. Il governo va avanti”. Frasi che arrivano dopo l’intervista rilasciata dal leghista Claudio Borghi, in cui ribadisce che “abbiamo presentato più di 600 emendamenti che abbiamo poi ridotto a 40 come gesto di buona volontà. Visto che in Commissione non si è fatto alcun passo avanti, abbiamo votato i nostri emendamenti. Non è un voto contro il Green pass, ma per migliorarlo”. Per poi snocciolare una verità che è sotto gli occhi di tutti: “Chi frigna come Letta sul governo indebolito gioca su un equivoco: quello di far credere che questa sia una maggioranza politica. Beh, non è così. Le posizioni della Lega sono diverse”. Appunto la Lega di lotta e di governo, incarnata dal duo Salvini-Giorgetti. Sul Fatto di domani vi racconteremo la pesante lite tra i due esponenti di primo piano del Carroccio e quale sarà la strategia del partito per il prossimo futuro.
LE SPARATE DI CINGOLANI FANNO INFURIARE CONTE: “SUBITO CHIARIMENTO”. L’eco delle parole del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani contro gli ambientalisti “radical chic” e a favore del nucleare è ancora nell’aria e produce effetti. Il primo è la richiesta di chiarimento arrivata da Giuseppe Conte. Il leader del movimento ha detto di avere “in programma un incontro per il 14 settembre con il ministro Cingolani, per un chiarimento sui progetti e le politiche per l’ambiente, anche alla luce delle recenti dichiarazioni pronunciate a un evento organizzato da Italia viva”. Anche perché quelle dichiarazioni, oltre ad aver provocato la levata di scudi delle associazioni ambientaliste e dei Verdi (“Il problema della transizione ecologica in Italia si chiama Cingolani, e Draghi deve delle spiegazioni”), ha innescato una rivolta nella base dei 5 Stelle proprio sul blog di Beppe Grillo: “Elevato, ma hai letto che per il tuo super Ministro Cingolani ‘non si muore di inquinamento’? Un genio!”, ironizza un lettore del sito, “Mr Transizione Ecologica Cingolani… ah l’ultima volta l’ho visto era al fianco di Renzi mentre accusava gli ambientalisti. Fai tu…”, scrive un altro rivolgendosi a Grillo che a suo tempo aveva lodato il ministro per poi ricredersi.
VACCINI, SI “PROCEDE SPEDITI”, DIMENTICANDO GLI OVER 50. Come ogni giovedì la fondazione Gimbe pubblica il suo report sull’andamento epidemico. La fotografia che restituisce è di una situazione stabile dal punto di vista dei nuovi casi e anche dei ricoveri, incluse le terapie intensive (la media è rispettivamente del 5,4% e 7,9%). Un altro dato stabile, però, è il numero degli over 50 non vaccinati. Le somministrazioni sono cresciute del 40%, ma restano ancora 3,4 milioni di persone in questa fascia d’età senza neanche una dose. Nella conferenza stampa di oggi Draghi ha detto che “la campagna vaccinale procede spedita” e che entro settembre sarà vaccinato “l’80 per cento della popolazione, già oggi siamo al 70 per cento”. Sul Fatto di domani, però, vedremo che i conti non tornano del tutto. Torneremo anche sul dibattito in corso tra gli scienziati e le autorità sanitarie d’Europa sulla terza dose di vaccino, mentre negli Usa Moderna ha presentato la richiesta per l’approvazione della dose “booster”. Seguendo una parere espresso dall’Agenzia europea del farmaco, oggi Draghi ha aperto alla prospettiva sia della terza dose per tutti (al momento è in discussione solo per i fragili) sia alla vaccinazione obbligatoria. Inoltre leggerete un’intervista a un membro del Cda dell’Agenzia italiana del farmaco sulle cure domiciliari con gli anticorpi monoclonali. Qui i dati dei contagi delle ultime 24 ore: oltre 6700 nuovi casi e 62 morti.
LA GRANDE E CARA BELLEZZA: I MUSEI ALZANO I PREZZI. La Galleria degli Uffizi ha annunciato che a fine 2022 riaprirà il celebre Corridoio vasariano, il camminamento coperto che unisce Palazzo vecchio e Palazzo Pitti, chiuso nel 2016 per motivi di sicurezza e in corso di restauro. Ma la novità è anche che il costo del biglietto della visita sarà di 45 euro: “Non è nemmeno la metà di quello che chiedevano prima certe agenzie”, ha detto il direttore degli Uffizi Eric Schmidt. Il museo fiorentino è già tra i più cari d’Europa e questo rialzo delle tariffe rischia di renderlo ancora più elitario. Sul giornale di domani faremo un confronto tra le scelte fatte da altri musei italiani e stranieri in tema di prezzi, chiedendoci se non rappresentino una certa deriva elitaria della cultura italiana.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Stalking e referendum. Racconteremo il caso di una vittima di persecuzione salvata proprio dalle misure cautelari che il referendum sulla giustizia vuole abolire.
Amministrative e impresentabili. Oggi scadono i termini di presentazione delle liste, vedremo altri nomi scomodi inseriti negli elenchi.
Germania al voto. La cancelliera non è candidata al 26 settembre, ma il “dopo Merkel” non è così scontato.
Una lucida follia. Da domani su Tv Loft un documentario esclusivo sulla storia del Fatto Quotidiano.
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