Ed ecco che l’estate è finita… accettare la conclusione delle ferie è cosa ardua e triste: improvvisamente ti assale tutto lo sconforto di questo mondo e dell’altro, l’abbronzatura inizia a sbiadire e in un attimo si passa da “La vita è meravigliosa, evviva l’estate, evviva l’amore” a “Si ritorna in città, sono decisamente triste e tutto appare molto grigio”. Compreso il pensiero: l’idea del rientro al lavoro e alla solita routine si mostra alquanto sconfortante. Si sa che settembre è il mese della nostalgia, in fondo come potrebbe non esserlo… è il momento in cui i nostri sogni e le nostre aspettative dovranno inesorabilmente scontrarsi con la realtà. Troppo facile essere positivi e speranzosi quando sei in vacanza, baciato dal sole.
Così, inevitabilmente, nel nostro cervello iniziano a palesarsi inquietanti domande…
Ma gli amori estivi hanno soddisfatto le nostre aspettative? Quel bel tipo conosciuto in Sardegna, a casa di amici di amici, si è fatto risentire o è sparito nel buco dell’ozono? E quello con cui hai passato una settimana meravigliosa di sesso selvaggio e buoni propositi è ancora in possesso di tutte e cinque le dita della mano per chiamarti o inviarti un messaggio? Sei riuscito finalmente a chiudere quella storia che ti stai trascinando da anni, pur essendo consapevole che non abbia alcun futuro?
Forse, se facessimo parte del mondo animale, tutto risulterebbe più semplice: ogni cosa si muoverebbe secondo degli schemi ben precisi, dettati dall’istinto e non dalla triste matematica dell’amore. Il ragionamento e le infinite pippe mentali sarebbero abbattuti e gli eventi avrebbero luogo secondo una serie di semplici e spontanei gesti. In questo modo, ogni azione acquisirebbe senso e sarebbe un inno alla spontaneità. Per non parlare del fatto che eviteremmo inutili e deprimenti tattiche: pensate quanti visualizzati e terribili vocali potremmo risparmiarci!
Per l’Homo sapiens, il sesso complica ogni cosa… quando entrano in campo le emozioni tutto diventa difficile e complesso. Dovremmo imparare molto dal mondo animale, dove ogni cosa coesiste in un magico e naturale equilibrio.
Ad esempio, se fossimo dei diavoli della Tasmania, per attirare i compagni, dovremmo solo segnare il territorio con l’aiuto delle nostre ghiandole. Non avremmo bisogno di argomentare e di fare alcun tipo di invito a cena. Noi diavoli femmine preferiremmo i maschi grandi e dominanti, che combatteranno tra di loro per conquistarci. Se il maschio non fosse abbastanza adeguato, la femmina lo rigetterebbe senza troppe storie e senza alcun rimorso o rimpianto, in mondo del tutto naturale e privo di alcuna aspettativa: sia nel maschio, che nella propria testa. Neanche l’ombra della sofferenza, del dispiacere, o di altre brutte sensazioni. La femmina comunicherebbe al maschio di averlo scelto mordendogli la collottola e poi seguirebbe l’accoppiamento per pochi minuti o per alcune ore.
Ah! Certo che sarebbe di gran lunga più semplice approcciarsi a qualcuno!
Se, quando il primo stronzo che passa ci fa sentire inadeguate e troppo romantiche “per i nostri tempi”, agissimo come la mantide religiosa… sarebbe liberatorio e nessuno verrebbe ad arrestarci o a rinchiuderci. Un libero arbitrio delle emozioni, nella totale naturalezza delle cose. La mantide femmina è un insetto solitario e indipendente che socializza soltanto per favorire l’accoppiamento. Un predatore paziente, che subito dopo l’atto riproduttivo, divora la testa del maschio. Vi rendete conto? Invece noi donne ci sbrodoliamo per un semplice Whatsapp con su scritto B U O N G I O R N O. Dieci lettere, sufficienti per andare letteralmente in brodo di giuggiole e, in men che non si dica, trasformarsi in “Baby” di Dirty Dancing, accanto al bellissimo Patrick Swayze. Da Baby a Lorena Bobbitt il passo è breve… questi soggetti riescono proprio a tirare fuori la parte migliore di te!
Se fossimo dei gatti, ci accoppieremmo per ore in mezzo alla strada, svegliando tutto il vicinato e senza preoccuparcene. Non sarebbe meraviglioso?
Nei panni delle libellule invece, ci fingeremmo morte per evitare le avance di qualcuno che non ci piace. Senza dover ricorrere a strani stratagemmi per allontanare gli stalker che sembrano proprio non voler capire. La femmina della libellula, quando un maschio non la aggrada, semplicemente si lascia cadere a terra, fingendo il proprio decesso. Non lo trovate geniale?
Forse Schopenhauer aveva ragione! L’amore è solo uno stratagemma per indurci alla riproduzione e alla conservazione della specie. Il concetto in effetti sembra così illuminante e sensato… Gli animali hanno una vita sessuale svariata e complicata: dall’amore eterno al sesso di gruppo, dal tradimento alla poligamia, fino agli incontri virtuali o a quelli non andati a buon fine. Leonesse che fanno sesso fino a cento volte a settimana con partner diversi, solo per il gusto di farlo, considerando che per la procreazione basterebbe un unico amplesso. Ma la cosa che più mi fa riflettere è che nessuno è arrabbiato con nessuno, e individui sconosciuti non si concedono l’arroganza di bloccarti su fb solo perché non hai risposto ai loro “Come stai”?. Che poi, quale risposta plausibile potresti dare a un perfetto estraneo che ti chiede come stai? Ma questa è un’altra storia, e io sono di un’altra generazione e temo che rimpiangerò per sempre il gettone, la scheda telefonica, lo squillo il cui messaggio era chiarissimo: “Ti sto pensando”, le ricariche sos notturne “solo” per dare la buona notte e sentire ancora una volta la sua voce, il telefono doppio della Swatch!!!
Vogliamo parlare invece dei cavallucci marini, dov’è il maschio a procreare e a occuparsi dei figli? Prima un rapidissimo corteggiamento, poi la femmina afferra il maschio per la coda e iniziano a nuotare incastrati tra loro, il cavalluccio maschio resta “incinto” e partorisce la prole, di cui si occuperà fino a quando non sarà autonoma. Che meraviglia!
Penso che ogni tanto noi Homines Sapientes dovremmo dimenticarci dei nostri successi evolutivi, delle nostre sovrastrutture mentali e del semplice ragionamento: piuttosto dovremmo ricordarci di essere animali tra gli animali, che condividono circa il 98% del proprio DNA con gli scimpanzé!
E le aragoste? Prima di accoppiarsi si spogliano! Per fare sesso, escono letteralmente dal loro guscio, per poi rientrarci ad atto concluso. Ma una cosa triste c’è: non provano alcun piacere perché sprovviste del sistema nervoso. Forse in questo caso, potremmo fare pace con l’idea di avere un cervello che genera il pensiero. Ovviamente non tutti sono dotati di un intelletto brillante, ma questo noi femmine umane lo sappiamo bene, e a nostre spese purtroppo!
Per un attimo voglio fare finta che giugno sia alle porte… ritrovarmi positiva e piena di buoni propositi per l’estate che verrà e quindi il mio pensiero va a “Gli inseparabili”, a coloro che, per natura e senza pensare, scelgono la monogamia. Un minuto di silenzio per tutti i cornuti del mondo!
*“Gli inseparabili” sono dei piccoli pappagallini colorati. In assoluto tra gli animali più fedeli del regno animale. Scelgono una compagna e restano al suo fianco per tutta la vita, sono persino soggetti a crisi depressive in assenza della propria metà.