Il Fatto di domani. Incubo flop alle urne e rivolta dei nordisti: Salvini sulla graticola. Da Guantanamo al terrorismo, a 20 anni dall’11/9 cosa resta della strategia Usa

Di Il Fatto Quotidiano
10 Settembre 2021

SALVINI NEI GUAI, TRA INCUBO AMMINISTRATIVE E LEGA SPACCATA. “Due Leghe? È una fantasia che va bene per Topolino. La Lega porta a casa i risultati”, Matteo Salvini, che oggi è tornato a parlare a tutto campo, ce la mette tutta per nascondere quello che è sotto gli occhi di tutti, ossia che il Carroccio è diviso tra la frangia fedele al leader e quella che fa capo a Giancarlo Giorgetti che raccoglie a piene mani nel nord d’Italia. Divisione resa palese dal voto sul green pass (molti gli assenti) di cui vi abbiamo raccontato sul giornale di oggi. Ma c’è un altro elemento: Salvini è terrorizzato, oltre che dal sorpasso di Fratelli d’Italia, dalla débacle che si sta prospettando per le amministrative: la Lega potrebbe portare a casa solo Torino, circostanza che rafforzerebbe la fronda nordista e metterebbe Salvini sulla graticola. Sul giornale di domani vedremo lo scenario che si va delineando. Vi racconteremo anche dell’incontro tra il leader e Giovanni Malagò. Poi l’intervista sugli scenari leghisti a Nadia Urbinati.

COVID, TIMORI PER LE SCUOLE E LA VARIANTE MU. Il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità consegna un quadro più confortante, con l’Rt in discesa sotto il livello di guardia (è a 0,91, mentre la settimana precedente era a 0,97). “Andremo a decrescere, almeno per altre 2-3 settimane”, ha dichiarato il direttore dell’Iss Giovanni Rezza, che però avverte che occorre guardare con attenzione alle curve dei Paesi vicini. L’Italia resta tutta in zona bianca tranne la Sicilia; scende anche l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti, uno degli indicatori chiave per stabilire le misure restrittive. “In leggero aumento il tasso di occupazione sia dei posti di area medica che dei posti di terapia intensiva, rispettivamente intorno al 7,4 e al 5,9%”, sottolinea però Rezza, con “alcune regioni che sono proprio al limite della soglia critica”. L’epidemia sembra andare verso una stabilizzazione, ma a scombinare questo equilibrio potrebbe arrivare la riapertura delle scuole, che nella maggior parte d’Italia riprenderanno tra lunedì e mercoledì prossimo e potrebbero causare maggiori occasioni di contagio. Dall’ultimo rilevamento risultano 103.891 tra docenti e personale scolastico che non hanno fatto neanche la prima dose, pari al 6,74% del totale. Sul Fatto di domani vedremo quali sono i rischi di ripresa pandemica di questo autunno. Alcuni dipendono dalla variante Delta, che ormai colpisce i giovanissimi (domani leggerete le ultime statistiche), altri dalle nuove varianti in arrivo, come la cosiddetta Mu, individuata in Colombia, a cui dedicheremo un focus. Questi i dati dei contagi delle ultime 24 ore.

L’EUROPA S’ARRENDE SUL SALARIO MINIMO. A meno di imprevisti, comunque possibili nell’epoca del Covid, a fine anno il Pil dell’eurozona dovrebbe superare i livelli pre-pandemici. L’economia corre in Europa, ma non abbastanza da mollare gli incentivi. È questa la valutazione fatta dalla Banca centrale europea, che qualche giorno fa ha deciso di lasciare invariati a zero i tassi di interesse ma ha annunciato una “moderata” riduzione del ritmo degli acquisti di titoli d’emergenza. Tuttavia la tendenza è sufficiente perché tra i 27 membri dell’Ue si riapra il discorso sulle regole di bilancio, e in particolare del patto di stabilità. I Paesi più indebitati, Italia in primis ma anche Spagna e Francia, tra gli altri, hanno cominciato a ipotizzare un allentamento delle regole sul deficit. Ma hanno incassato il “no” di Austria, Danimarca, Finlandia, Olanda e Svezia (e altri), che hanno messo nero su bianco, in una lettera, la loro contrarierà alla modifica dei trattati attuali. Si è ricomposto, insomma, il blocco dei cosiddetti “frugali”, che non hanno mai abbandonato la bandiera dell’austerità. Come vedremo sul Fatto di domani, la partita non è ancora chiusa. Mentre potrebbe esserlo quella di un’altra riforma a lungo attesa come il salario minimo europeo. Anche qui i Paesi nordici si oppongono, vedremo perché.

CONTE IN EMILIA ATTACCA SALVINI. “Non mi permetterei mai di dire a una forza politica di andare fuori dal governo, ma la Lega ha l’obbligo di chiarire le sue posizioni” sul green pass e le misure anti-Covid. Giuseppe Conte arriva in Emilia Romagna per il suo tour elettorale e non risparmia una stoccata all’ambiguo Matteo Salvini. Questa sera sarà alla festa dell’Unità e prima incontrerà i bolognesi assieme a Luigi Di Maio. Ma già oggi il leader dei 5 Stelle ha parlato a tutto campo, dalle nomine Rai (si chiede polemicamente perché non siano state “trovate donne”), dall’abolizione dell’Irap alla campagna vaccinale fino al dialogo col Pd. Sul giornale di domani il nostro inviato racconterà il tour dell’ex premier.

A 20 ANNI DALL’11 SETTEMBRE. Mentre l’Afghanistan è tornato a essere una polveriera (i media parlano di genocidio in corso nella Valle del Panshir), domani ricorre l’anniversario dell’attacco alle Torri gemelle di New York, quell’11 settembre 2001 che ha rappresentato uno spartiacque per il mondo intero. Quell’attentato innescò il lunghissimo conflitto dell’Occidente in Afghanistan, ma anche gli attacchi di matrice islamica che hanno colpito mezzo mondo e la conseguente nascita dell’Isis. Sul Fatto di domani dedicheremo quattro pagine all’evento. Vedremo che fine hanno fatto le varie teorie pseudo-complottiste su ciò che – secondo alcuni – non tornava nella dinamica del crollo delle Torri e dell’aereo finito sul Pentagono. Come vedremo, la maggior parte si sono rivelate fake news, ma non tutte. Poi la prigione “fuorisede” di Guantanamo, dove vennero rinchiusi migliaia di sospetti in barba a tutte le regole. Quanti prigionieri contiene ancora, con quali accuse? Un approfondimento su una delle pagine nere della strategia statunitense, proprio quando sta per iniziare il processo a Khalid Sheikh Mohammed, l’uomo ritenuto la mente degli attacchi. Altra questione è il bilancio della lotta al terrore: in questi vent’anni di guerriglia costante la situazione nel mondo è migliorata? Ci aiuteranno nella comprensione il giornalista Usa, Seymour Hersh, premio Pulitzer e autore di un libro sulla caccia a bin Laden, poi l’intervista allo scrittore e saggista Jonathan Lethem.


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Luigi Cesaro ai domiciliari. Lo ha disposto il Gip di Napoli. Il senatore di Forza Italia è indagato per concorso esterno in associazione camorristica. Vi racconteremo il controverso personaggio.

Pd, candidato sì, ma condannato. Vi racconteremo il caso di un comune del Tarantino, dove uno dei candidati è stato condannato a 17 anni nell’ambito del processo “ambiente svenduto”.

Piano B. A Milano una mostra “immersiva” su Silvio Berlusconi, inteso come imprenditore.

Femminicidi. Oggi altri due casi di cronaca: la nostra triste conta, con numeri e storie.

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