Il Fatto di domani. Sul green pass tutti discutono, nessuno controlla. Voti uno, eleggi due: la parentopoli delle amministrative

Di Il Fatto Quotidiano
11 Settembre 2021

IL GREEN PASS SULLA FIDUCIA. Lunedì suonerà la campanella in moltissime regioni: come da decreto approvato in Consiglio dei Ministri l’altro giorno, chiunque varcherà la soglia di un istituto scolastico – ad eccezione degli studenti – dovrà essere munito di certificato verde. La responsabilità sarà dei presidi, che rischieranno sanzioni in prima persona. Eppure, a meno di 48 ore dal via, non tutto sembra essere a posto. Sul Fatto di domani vedremo a cosa si andrà incontro, quali saranno le procedure, le criticità e le lungaggini dei primi giorni di scuola. Ma non solo: come abbiamo avuto modo di verificare, il controllo del green pass in molti luoghi nevralgici (aeroporti, stazioni, stadi) non esiste. Quasi da nessuna parte si “perde tempo” a verificare l’esistenza del lasciapassare o la sua correttezza, e c’è quindi il rischio concreto che stiano circolando indisturbate persone che non hanno mai ricevuto neanche una dose di vaccino. A proposito di siero, l’Istituto superiore di Sanità ha certificato che “si osserva una riduzione del rischio nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate del 77% per le diagnosi, del 93% per le ospedalizzazioni e del 96% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi”. Leggerete anche di un vero paradosso che riguarda i dipendenti pubblici, quelli che il ministro Brunetta vuole assolutamente veder rientrare al lavoro al più presto (il decreto è atteso per la prossima settimana). Beh, non sarà così semplice… Qui i dati odierni dei contagi.

LA LEGA DI SALVINI E QUELLA DEI GOVERNATORI. Come abbiamo anticipato oggi, nel Carroccio è in atto un vero e proprio “processo al leader”, quel Matteo che, con le sue dichiarazioni quanto meno avventate, non fa che mettere in difficoltà i suoi uomini sul campo, soprattutto coloro che il virus lo devono affrontare ogni giorno nelle proprie regioni. Lo dimostra anche un’intervista rilasciata oggi dal governatore del Veneto, Luca Zaia, al Corriere della Sera: “Nella Lega la linea che vince è quella della responsabilità”. Due fronti, dunque: uno – quello del capo – che annaspa nel tentativo di tenere a bada l’impennata di Fratelli d’Italia e di accaparrarsi il benestare del Vaticano in vista delle amministrative, l’altro – quello della fronda interna – che sembra cercare una linea molto meno aggressiva. Sul giornale di domani sentiremo altre voci interne al Carroccio per misurare la temperatura dello scontro e capire fino a che punto Salvini può spingersi senza rischiare di spaccare definitivamente il partito. Torneremo poi sul caso Durigon: l’ex – grazie alla campagna di questo giornale e soprattutto dei nostri lettori – sottosegretario vuole garanzie sul suo futuro da vice-Salvini, altrimenti minaccia azioni eclatanti. E ancora, per rimanere in casa Lega, ci occuperemo di un nuovo capitolo delle inchieste sui soldi spariti.

TANTI AUGURI, PLURI CONDANNATO! Come nelle migliori commedie all’italiana, oggi è andato in scena un “dico non dico” sul (fu) prestigioso quotidiano di Via Solferino. “Auguri, caro Marcello” si leggeva a caratteri cubitali in pagina 18. E tutt’intorno una serie infinita di firme di amici. “Avviso a pagamento”, la specifica in alto. Ma chi sarà mai questo Marcello che merita così calorosi auguri? La risposta è presto detta: Dell’Utri, che oggi ha compiuto 80 anni. Nonostante la condanna in via definitiva a 7 anni per concorso esterno a Cosa nostra, nonostante i 5 anni e mezzo già scontati tra carcere e domiciliari, nonostante la condanna in primo grado a 12 anni nel processo sulla Trattativa Stato mafia, chi gli vuole bene non si è dimenticato di lui. E tra costoro c’è anche Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto che ha patteggiato una condanna per corruzione. Sul giornale vedremo a chi appartengono le altre firme, ma capiremo anche quanto è costato questo “avviso a pagamento” e perché il Corriere non ha rifiutato una simile pubblicità.

VOTI UNO, ELEGGI DUE: IL “TENGO FAMIGLIA” DELLE AMMINISTRATIVE. C’è un indagato che fa candidare la moglie. C’è una famiglia in Calabria che, attraverso un astuto meccanismo, chiede un voto per eleggere due candidati. C’è il nipote di un politico di alto rango. Spulciando tra le infinite liste in vista delle prossime elezioni amministrative, vengono fuori – soprattutto al Sud, ma anche al Nord – situazioni paradossali. Vi divertirete a leggerle sul giornale di domani.


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“Mattarella bis, un’anomalia”. Intervista alla costituzionalista Roberta Carlassare.

11 settembre, dopo vent’anni al punto di partenza. Oggi si è svolta a Ground Zero la cerimonia di commemorazione delle vittime degli attacchi del 2001. Ma negli Usa il tema rimane l’Afghanistan, con le polemiche scaturite dalle perizie del Washington Post che negano la presenza di una bomba nell’auto fatta saltare in aria del drone americano a Kabul. In esclusiva, ospiteremo un intervento dell’attivista afghana Zhara Ahmadi.

Il Leone di San Marco. Sul giornale di domani, tutti i vincitori della 78esima Mostra del Cinema di Venezia.


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