La battaglia contro le fake news è diventata una comica, per due motivi. 1) Tv e giornali sono convinti che le balle siano un’esclusiva dei social network e non si accorgono di esserne i maggiori produttori mondiali. 2) Le patologie e le deviazioni si possono combattere finché restano eccezionali; se diventano normalità, anzi regola, la battaglia è persa. Basta aprire un giornale o un talk a caso: la bugia è la norma e la verità l’eccezione. Lunedì a Ottoemezzo Mieli sosteneva restando serio che, sì, i media sono benevoli con Draghi come con Conte: mi è scappato, e me ne scuso, di ridergli in faccia. Sallusti invece diceva che sì, le ammucchiate non gli piacciono, ma quella di Draghi s’impone perché “con Conte l’Italia aveva 1500 morti al giorno”. Ora, in 18 mesi di pandemia, l’Italia non ha mai superato né i 1500 né i 1000 morti al giorno; in compenso l’estate scorsa i morti erano meno di 10 al giorno con zero vaccinati, mentre quest’estate sono 7-8 volte di più con due terzi di vaccinati (ieri 73 morti, contro i 9 di un anno fa); se dunque il numero dei morti dipendesse dal premier, Sallusti dovrebbe incolpare Draghi. Invece la panzana sallustiana sui banchi a rotelle ormai è modernariato (i banchi a seduta innovativa esistono in tutt’Europa e non furono una trovata di Azzolina&Arcuri, ma il frutto di 400mila ordinativi dei dirigenti scolastici su 2,4 milioni).
Folli, su Rep, scrive che le bollette aumentano perché la transizione ecologica “comporterà passaggi dolorosi e soprattutto avrà un costo”, dunque è tutta colpa del M5S. Peccato che il grosso degli aumenti dipenda dal boom di gas, petrolio e materie prime, ma lui è solo un editorialista di Rep e mica è tenuto a saperlo. Rep e Corriere sostengono che i verbali segreti di Amara furono recapitati al Fatto dall’ex segretaria di Davigo “per farlo restare al Csm”: peccato che il Csm abbia pensionato Davigo il 19.10. 2020 e l’ex segretaria ce li abbia portati 10 giorni dopo. Il Giornale Unico Draghiano ripete da giorni che arriverà l’obbligo vaccinale per tutti (mai visto), poi vira sul “Super Green Pass” (Stampa), o “Green Pass per tutti al lavoro” (Corriere) o “Green Pass per lavorare” (Rep) o “Green Pass totale” (Giornale) anche prima che si veda l’ombra di una norma. L’importante è mentire. Poi qualcuno scrive che il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha detto che “la Provvidenza ha collocato Draghi nel posto in cui si trova”, senza neppure pagare i diritti al cardinal Pietro Gasparri che disse la stessa cosa del Duce dopo i Patti Lateranensi. Altri scrivono che Buzzi e Carminati han firmato i referendum radicali per la “giustizia giusta”. Due notizie talmente enormi che sembrano false: infatti sono vere.