Il Fatto di domani. Trattativa Stato-Mafia: per i giudici non è reato, assolti politici e carabinieri. La standing ovation dei padroni per Draghi

Di Il Fatto Quotidiano
23 Settembre 2021

TRATTATIVA STATO-MAFIA: TUTTI ASSOLTI TRANNE I BOSS. La trattativa c’è stata ma non costituisce reato. Dopo tre giorni e tre notti di Camera di consiglio, e anni di processo, i giudici d’appello di Palermo hanno assolto l’ex senatore Marcello Dell’Utri, i generali Mario Mori e Antonio Subranni e il colonnello Giuseppe De Donno, perché “il fatto non costituisce reato”. Gli ultimi tre erano stati condannati a 12 anni in primo grado per l’accusa di aver trattato con Cosa nostra negli anni 90. Confermata la condanna del capomafia Nino Cinà, ridotta di un anno quella di Leoluca Bagarella, mentre sono state dichiarate prescritte le accuse al pentito Giovanni Brusca. Sul Fatto di domani l’analisi di Marco Lillo.

DRAGHI IN CONFINDUSTRIA: LA STANDING OVATION DEI PADRONI. Un minuto in piedi, applausi ed entusiasmi scarsamente trattenuti. Poi un appello diretto al premier. Dire che quello di Confindustria sia stato un “endorsement” a Mario Draghi è riduttivo. L’associazione degli industriali si riuniva oggi per la sua assemblea annuale a Roma. Il presidente Carlo Bonomi ha definito Draghi “l’uomo della necessità”, paragonandolo a De Gasperi e Ciampi. “Ci riconosciamo in lui”, ha detto, aggiungendo che il governo “deve continuare a lungo”. Poi è passato all’incasso, chiedendo più soldi alle imprese e scagliandosi contro il blocco dei licenziamenti e Quota 100. Bonomi ha invocato un “nuovo Patto per l’Italia”. Sul Fatto di domani vedremo che cosa significa la formula e racconteremo la lunga storia dei favori governativi a Confindustria. Nel frattempo, oggi i sindacati hanno ottenuto una vittoria sulla vertenza Whirlpool: l’azienda ha accettato di sospendere i licenziamenti fino a metà ottobre, per valutare un progetto di reindustrializzazione promosso dal Ministero dello sviluppo economico con 5 aziende.

BOLLETTE, DECRETO DA 3 MLD, MA LA STANGATA RESTA. Draghi lo aveva anticipato nel suo intervento della mattina all’assemblea di Confindustria. Nel pomeriggio il Cdm ha dato il via libera a un intervento da 3 miliardi per tamponare i rincari di luce e gas, che comprende il taglio degli oneri di sistema e dell’Iva, oltre a aiuti alle famiglie con redditi più bassi. Il decreto è stato subito battezzato “antistangata”, ma tale non sembra. L’Unione nazionale dei consumatori, per esempio, ha fatto i suoi calcoli e ritiene che anche con l’eliminazione degli oneri di sistema non impedirà comunque alle fatture di aumentare di oltre 100 euro per la luce e 260 euro per il gas su base annua per una famiglia media. Sul giornale di domani vedremo cosa conterrà nel dettaglio il decreto e quali saranno i suoi effetti sull’economia delle famiglie.

VOTO: CONTE IN CAMPO PER RAGGI. E LA DESTRA ABBANDONA I SUOI CANDIDATI. Oggi pomeriggio Giuseppe Conte ha partecipato a Roma a un comizio di Virginia Raggi (e non è la prima volta). Nonostante agli altri candidati faccia comodo presentare l’attuale sindaca della Capitale come politicamente spacciata, sul Fatto di domani vedremo che gli ultimi giorni di campagna sembrano riservare delle sorprese. Non è un mistero, per esempio, che a destra il tribuno Enrico Michetti sia in calo di consensi, evitato pubblicamente da Giorgia Meloni e dagli altri leader. Ma la coalizione non se la passa bene da nessuna parte, e i problemi più grandi sono sul fronte della Lega.

VACCINO SÌ O NO? IL DILEMMA DELLE DONNE INCINTE. Mentre per la Fondazione Gimbe l’effetto green pass sulle vaccinazioni non c’è stato, con un crollo delle somministrazioni del 41% in appena due settimane (mentre all’appello mancano ancora 3,7 milioni di over 50), sul tavolo del ministero della Salute arriva il dossier sulle donne in gravidanza. Meglio vaccinarsi, lasciar passare le prime settimane o rinunciare alla dose fino al parto? Un dilemma che angoscia molte future mamme. Sul giornale di domani un nostro approfondimento, con l’aiuto degli esperti. Qui i dati dei contagi di oggi.

OSCURATA L’INCHIESTA DI “FANPAGE” SU DURIGON. Il gip di Roma ha ordinato il sequestro dell’inchiesta del sito di informazione Fanpage.it in cui il leghista Claudio Durigon, ex sottosegretario all’Economia, parlava del generale della Guardia di finanza a capo delle indagini sui presunti fondi neri della Lega dicendo “lo abbiamo messo noi”. Il direttore di Fanpage Cancellato denuncia un attacco alla libertà di stampa.


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Un attore in cucina. Intervistiamo Valerio Mastandrea, tra le star protagoniste della serie di cucina e avventura Dinner club, con lo chef Carlo Cracco.

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