Li si immagina senza sesso, e comunque declinati al maschile (il “fantasma”). E invece, cosa poco nota, il nostro Paese è popolatissimo di “fantasme” al femminile. Donne, sì, spesso decedute di morte violenta, che abitano ancora i nostri forti, castelli, piazze, campagne e chiese. Avvinti da curiosità e spirito di immaginazione, una illustratrice raffinata – […]
Esoterico ma non troppo
![Il dipinto degli Uffizi 'La Giuditta che uccide Oloferne' di Artemisia Gentileschi espostato nella sala dei Gigli di Palazzo Vecchio accanto alla scultura 'sorella' di Donatello in occasione della Giornata mondiale contro la violenza contro le donne. Da lunedì si sposterà poi a Roma, dove sarà
protagonista per circa due mesi e mezzo di una esposizione monografica dedicata a Gentileschi a Palazzo Braschi. Firenze, 24 novembre 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA COMUNE DI FIRENZE +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/09/27/artemisia-scaled-e1632837900303-1200x630.jpg)
Da Messalina a Giorgiana Masi: le ottanta fantasme che abitano l’Italia (e ogni tanto si mostrano)
Un volume racconta le presenze di donne uccise con violenza (spesso per mano maschile) che attendono ancora vendetta o giustizia. A Napoli, per esempio, in un camerino si può incontrare Artemisia Gentileschi: violentata nel 1611, sottoposta a un processo umiliante e doloroso, ebbe poi un matrimonio deludente e morì di peste. Il grande magazzino ha sede laddove prima sorgeva una chiesa con la sua tomba
29 Settembre 2021