Un muro contro la droga è stato alzato tra Parigi e Pantin, alla periferia nord-est. La capitale ha un problema serio con il crack, e da molti anni, ma è tornato sulle pagine dei giornali in questi giorni perché la situazione sembra sfuggire di mano alle autorità. Il centro nevralgico di questi traffici è Stalingrad, […]
![epa09485151 A view of a street encampment established by narcotic users on Rue Riquet, straddling Paris' 18th and 19th arrondissement (district) next to the Jardin d'Eole parc in North Paris, France, 22 September 2021 (issued 24 September 2021). Following their eviction from Paris' infamous 'Colline du Crack' (Crack Hill) which sat adjacent to a future Paris 2024 Olympic site, the ever-growing population of narcotic users migrated to the neighboring 18th district Jardin d'Eole Park, sparking anger among local residents and business owners who conduct weekly protests to confront the addicts. The conflictual cohabitation has drawn political attention in the face of upcoming presidential elections, with the Mayor of Paris and 2022 French presidential candidate Anne Hidalgo calling for drug treatment centers to open across the city to alleviate the growing issue. EPA/IAN LANGSDON (RESEND)](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/10/01/crack-parigi-1200x630.jpg)
Il “muro della vergona” nella capitale francese per allontanare i drogati di crack
L'uso del derivato della cocaina ormai è dilagante, si contano 40 mila assuntori a Parigi. Il centro di spaccio (e consumo) era nel quartiere periferico di Stalingrad. Ora il governo ha spostato il problema a Pantin, città vicina, dove sono scoppiate le proteste. Per l'Osservatorio sugli stupefacenti "le politiche pubbliche portate avanti finora sono state un fallimento" e la barriera "sposta solo il problema"