Da qualche parte, in Russia, sventola una bandiera rossa dell’Unione sovietica in versione arcobaleno Lgbt. L’ha cucita un artista che nasconde la sua faccia e l’unico nome con cui vuole essere conosciuto è quello con cui firma le sue opere, finite sui patinati americani semplicemente con “Pasha”, comunissimo diminutivo di Pavel. “Pasha sono io, ma […]
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“Sotto il mio volto coperto può esserci ogni gay russo”
Pasha, l’artista contro zar Putin