“Potete per favore indire una petizione affinché Berlusconi non diventi presidente della Repubblica?”.
Lettera al “Fatto Quotidiano”
Possiamo fare molto di più. Possiamo candidare Liliana Segre e indire una petizione rivolta alla generalità delle forze politiche presenti in Parlamento perché la votino come candidato di bandiera, non di una parte ma di tutti. Liliana Segre come simbolo universale della Resistenza umana contro il male assoluto nazista e fascista. Liliana Segre perché vittima della persecuzione contro gli ebrei italiani e delle infami leggi razziali. Liliana Segre perché superstite dell’Olocausto dopo essere stata deportata e rinchiusa nel campo di Auschwitz-Birkenau. Liliana Segre perché nominata senatrice a vita dall’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per avere illustrato la patria con altissimi meriti nel campo sociale”; e dunque perché presente in un ruolo di assoluta preminenza al vertice delle istituzioni repubblicane. Liliana Segre perché testimone della Storia, assai amata e ascoltata dai giovani. Liliana Segre perché è una donna. Conosco l’obiezione: Liliana Segre ha 91 anni, si è ritirata a vita privata poiché le incombenze della vita pubblica sono troppo gravose e dunque andrebbe lasciata in pace. Certamente, e proprio per questo motivo potrebbe essere indicata come candidata di bandiera, che è cosa diversa rispetto alle candidature politiche. Scelta che in tutte le precedenti elezioni presidenziali, nei primi scrutini, ha sempre rappresentato l’omaggio a una personalità condivisa di questa o di quella parte politica. Sarebbe bello che nel caso di Liliana Segre, nell’omaggio e nella condivisione, si riconoscesse l’intero Parlamento.
Antonio Padellaro