Il Fatto di domani. Con la scusa dei no vax si vietano le manifestazioni di tutti. Renzi, quello che lo chiamano “perché è bravo”

Di Il Fatto Quotidiano
10 Novembre 2021

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PER COLPIRE I NO VAX SI LIMITANO LE MANIFESTAZIONI DI TUTTI. Il ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti una circolare che, a quanto ha anticipato già ieri il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, dovrebbe limitare i cortei in movimento, consentendo soltanto sit-in e soltanto alla periferia della città. “Le norme sono in vigore da oggi”, avvisa Sibilia, ma il testo esatto non è stato ancora pubblicato. La misura è giustificata come un modo per fermare le proteste dei no vax, e viene anche rappresentata come una conseguenza diretta dell’aumento dei contagi a Trieste nelle ultime settimane, per via del raduno di piazza dell’Unità. Si prendono alla lettera le parole del presidente del Friuli Venezia Giulia Fedriga: “Per colpa delle manifestazioni abbiamo avuto il più grande cluster della storia della pandemia”. La ministra Luciana Lamorgese ha spiegato la decisione dicendo che “i vaccinati hanno diritto a spazi sicuri”. Insomma, è chiaro che nel mirino ci sono i no vax (e no green pass) e che l’intento è spezzare la loro riluttanza a vaccinarsi. Ma il problema è che non esistono solo loro: negli ultimi mesi hanno manifestato i lavoratori della Gkn e i vari sindacati, oppure i movimenti ambientalisti. E, messa così, la stretta sembra confliggere con il diritto costituzionale a manifestare. Sul Fatto di domani vedremo cosa contiene esattamente, e parleremo della legittimità della misura con il costituzionalista Gaetano Azzariti.

COVID: SPERANZA ALLA CAMERA, TERZA DOSE PER GLI OVER 40. Giornata di annunci sul fronte della pandemia. Quello più importante riguarda la terza dose. Il ministro Speranza, che oggi era alla Camera per un question time, ha annunciato che il richiamo verrà esteso alla fascia d’età tra 40 e 60 anni dal 1 dicembre. Speranza ha anche confermato l’impianto del green pass valido per 12 mesi dalla seconda dose, poi ha detto che verrà avviato un confronto per capire se cambiare quello dato ai guariti, che attualmente dura 6 mesi. Nelle ultime 24 ore i contagi sono stati più di 7900 e 60 i morti. L’incidenza schizza all’1,6%. Anche in Europa la situazione resta preoccupante in molte zone, tanto che l’Oms ha definito il continente come epicentro della nuova ondata di Covid nel mondo. In Germania continua l’impennata dei contagi: quasi 40 mila registrati anche ieri e 236 morti; si discute di nuove misure.

LA MANOVRA DEI MISTERI SI INFITTISCE, DI ARTICOLI. Nessun bisogno di ripassare dal Consiglio dei ministri, faceva sapere Draghi ieri. La legge di bilancio è quella che è stata approvata il 28 ottobre, e se non è stata pubblicata e non è stata sottoposta al parlamento è solo per modifiche tecniche. Però viene fuori che il nuovo testo, che pare dovrebbe arrivare in Senato venerdì, conta 34 articoli in più rispetto a quello licenziato a fine ottobre. Le modifiche riguardano Opzione donna, che viene riconfermata a partire dai 58 anni (non più 60), lo sconto in fattura per i bonus edilizi che viene ripristinato, e arrivano anche 90 milioni all’anno in premi al personale dei pronto soccorso. Altre novità sul Reddito di cittadinanza, che adesso decade dopo due proposte di lavoro rifiutate, ma anche se non ci si presenta almeno una volta al mese in un centro per l’impiego. E l’altra novità è la fine dei navigator: il contratto dei 2.500 consulenti assunti per trovare lavoro ai percettori del Rdc non verrà rinnovato dopo la scadenza di fine anno. Verranno sostituiti dalle agenzie interinali private. Nel frattempo, un Cdm è stato invece convocato per varare una stretta sulle frodi che riguardano il superbonus edilizio al 110%.

RENZI, “LO CHIAMANO PERCHÉ È BRAVO”. Oggi Matteo Renzi è a Bruxelles. Alla lista dei suoi incontri internazionali si aggiunge quello con la Commissaria europea alla Concorrenza. Margrethe Vestager, spiegano fonti dell’esecutivo europeo, ha ricevuto Renzi nel suo ruolo di leader di Italia Viva e hanno discusso delle sfide future dell’Unione. Ma il Senatore ha anche incontrato i vertici del gruppo Renew Europe e ha dichiarato che non ha problemi ad ammettere Carlo Calenda nel gruppo. Contemporaneamente, da Roma i suoi continuano a difenderlo sulla questione dei pagamenti ricevuti da Stati esteri durante la sua attività di Senatore, “Un giornale coreano paga per sapere cosa pensa Renzi. A quali altri politici succede? A Conte non lo chiama nessuno in Corea per sapere cosa pensa, né a gratis né a pagamento”, ha detto Ettore Rosato, capogruppo di Italia Viva alla Camera. Anche i Benetton lo avranno chiamato perché è più bravo degli altri? Sul Fatto di domani indaghiamo le ramificazioni della famiglia di imprenditori trevigiani con Gianni Dragoni, autore del libro La sacra famiglia, sulla legacy dei Benetton e i loro interessi in Autostrade.

CHIEDIMI CHI ERANO I PM DI “MANI PULITE”. A Milano oggi si è chiuso un capitolo. Poco prima di compiere 70 anni, Francesco Greco ha lasciato la direzione della procura dopo 5 anni complicati, non da ultimo per il caso Eni Nigeria e per lo scontro con il pm Pierpaolo Storari per la vicenda dei verbali dell’avvocato Piero Amara. Adesso spetterà al Consiglio superiore della magistratura indicare il suo successore. Tra i candidati figurano il procuratore generale di Firenze Marcello Viola, il procuratore capo di La Spezia Antonio Patrono e quello di Bologna Giuseppe Amato, oltre al procuratore aggiunto milanese Maurizio Romanelli. A raccontare la giornata e la partita per la successione sarà, sul giornale di domani, il nostro Gianni Barbacetto. Greco ha fatto parte del pool di Mani Pulite. A quasi trent’anni dalle vicende, la storia dell’inchiesta che ha cambiato l’Italia viene raccontata da un altro protagonista di quella stagione, l’ex pm Piercamillo Davigo, in un libro in uscita che si intitola L’occasione mancata. Sul giornale di domani ne pubblicheremo un estratto.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Cop26, rischio (ennesimo) flop. A Glasgow c’è tempo solo fino a dopodomani per i negoziati sul clima, e la bozza di accordo che circola è più che deludente, dicono scienziati e attivisti.

Crisi di confine. Alcuni degli oltre 2 mila migranti ammassati al confine con la Polonia hanno sfondato il confine. In Europa comincia a circolare l’ipotesi di alzare un muro. Sul Fatto di domani intervistiamo Fran Lakorka, consulente della leader dei dissidenti bielorussi Svetlana Tikhanovskaya, costretta a fuggire all’estero per evitare il carcere.

La tattica di Zemmour. In Francia, la nuova stella della destra, che sta rubando la scena a Marine Le Pen, ha capito che per far parlare più di sé gli conviene ritardare l’ufficializzazione della sua discesa in campo alle presidenziali della prossima primavera.


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