Millennium

Droga dello stupro, orge pazze. Il nostro viaggio nel “chemsex”. L’inchiesta su FQ MillenniuM in edicola

L'anticipazione - Da sabato 13 novembre in edicola il nuovo numero del mensile diretto da Peter Gomez. Nell'inchiesta di copertina, dati inediti e racconti in presa diretta su un mondo portato allo scoperto da recenti casi di cronaca

Di Antonio Armano e Mario Portanova
12 Novembre 2021

“Negli ultimi tre anni i sequestri di Gbl e sostanze simili in Italia sono triplicati. Nel 2021, fino a ottobre, il totale è di quasi 50 litri più 12 chili in polvere, in grandissima parte Gbl”. Alessandro Cavalli, colonnello della Guardia di Finanza e direttore della divisione per le droghe sintetiche della Direzione centrale dei servizi antidroga, racconta così a FQ MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez in edicola da domani, il boom delle cosiddette “droghe dello stupro” sempre più al centro della cronaca, dal caso Morisi all’arresto di Claudia Rivelli, sorella dell’attrice Ornella Muti.

Il mensile ha raccolto testimonianze di diverse persone che partecipano a feste chemsex, sesso sfrenato di gruppo, prevalentemente gay, a base di sostanze come Gbl (gamma-butirrolattone), Ghb (acido gamma-idrossibutirrico, di cui il Gbl è precursore), Mdpv (Metilenediossipirovalerone). O, per i consumatori, semplicemente il “G” o la Gina, nei primi due casi, “la Madonna di Pavia” nel terzo.

“Le serate iniziano con le app di incontri come Grindr. Guardi sul telefonino chi c’è intorno a te, metti gli occhi su qualcuno. Scambi qualche messaggio e combini. Poi tu vai da lui o lui viene da te. Due parole e ci si fa una “botta”, cioè si assume qualcosa”. Francesco, assicuratore milanese sui quarant’anni, corpo palestrato, un lavoro regolare che gli impone di finire i suoi party a base di sesso e droga sempre prima dell’alba, il chemsex lo racconta così: “Nel mio caso fumo l’Mdpv nella pipetta di vetro e prendo il G dosandolo con una siringa senza ago. Quando c’è la chimica del corpo, oltre a quella delle sostanze, finisce peggio di un film porno. Nonostante questo si cerca un altro. A quel punto sei in tre e hai bisogno del quarto. Non c’è niente di romantico. È tutto molto crudo, animalesco, primitivo. Con le sostanze ti viene un desiderio pazzesco. Se sei attivo duri tantissimo. Se sei passivo diventi una voragine”.

A Milano, per esempio, dopo il lockdown hanno riaperto “posti dove si organizzavano party a tema, tipo pissing night o fisting night, ma ci sono anche le feste in case private”, racconta il giornalista Alberto Dandolo, grande conoscitore dei segreti delle notti milanesi. “Dopo avere preso droghe per ore e aver perso i freni inibitori, arrivano gli escort e si comincia a fare sesso. Senza preservativo. Tanto che per quanto ne so a causa del chemsex c’è stato un aumento, in particolare nella nuova generazione, di casi di sieropositività. Le malattie trasmesse sessualmente sono aumentate in maniera vertiginosa”.

Anche se i sequestri sono sempre più consistenti, il contrasto a questo tipo di droghe è complesso, afferma il colonnello Cavalli. Vi sono Paesi, come l’Olanda, in cui il Gbl è perfettamente legale e viene utilizzato per smacchiare gli abiti. In altri, spiega, le sostanze da noi considerate illecite “servono invece per dare maggiore stabilità allo yogurt, come avviene in Francia, mentre in Germania le si utilizza per pulire a fondo cerchioni e carrozzerie”.

Non è un caso che Claudia Rivelli abbia cercato di giustificare i flaconi di Gbl trovati in casa sua affermando che servivano “per pulire l’argenteria”. Infatti l’acquisto delle sostanze avviene prevalentemente online, spesso su siti alla luce del sole che commercializzano detergenti, o con viaggi nei Paesi europei dove quelle sostanze circolano liberamente. Le droghe dello stupro “vengono sintetizzate prevalentemente in Olanda, dove la legislazione le permette o comunque le tollera”, spiega ancora il colonnello Cavalli. Tante riunioni di coordinamento con le altre polizie europee non hanno dato grandi risultati. “Ci sentiamo rispondere che essendo prodotti industriali non si può limitarne la vendita”. “Certo – conclude ironico – chi spende migliaia di euro per togliere lo sporco dai cerchioni dev’essere molto ricco”.

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