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LA CAMERA SALVA FERRI, IL SENATO SALVERÀ RENZI. “Io non chiederò l’immunità, anzi, quando mai arriveremo in aula per votare per l’acquisizione del materiale, io voterò a favore della presa del materiale”. Così ha parlato Matteo Renzi nello show televisivo di stamattina su La7. Del resto, il leader di Italia Viva non ha bisogno di chiederla, perché l’immunità parlamentare retroattiva sui fatti dell’inchiesta Open del 2018 verrà già discussa stasera in Senato, dalla Giunta per le autorizzazioni. E, come abbiamo raccontato, la destra è intenzionata a salvarlo, anche nell’ottica di uno scambio politico in vista dell’elezione del capo dello Stato. Renzi, comunque, ha deciso di aspettare l’esito con un surplus di presenza mediatica. Ha sfidato al duello televisivo il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, e poi ha detto che “ha il coraggio di un coniglio mannaro” quando si è sentito rispondere di no (“Non partecipo a show. Parliamo di cose serie”, aveva risposto Conte). Nel frattempo, a Roma si è aperto il processo per gli appalti Consip, che vede fra gli imputati Tiziano Renzi (padre del leader di Matteo) con l’accusa di traffico di influenze. L’udienza è durata pochi minuti, il pubblico ministero ha ottenuto di ricongiungere questo filone di inchiesta con quello principale in cui sono sotto accusa l’ex ministro Luca Lotti e l’ex generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia. La prossima udienza è fissata al 16 dicembre. Sul Fatto di domani vedremo che anche sull’inchiesta Open di Firenze ci sono novità. Sempre in tema Italia Viva e magistratura, un’altra giunta delle autorizzazioni, quella della Camera stavolta, ha salvato Cosimo Ferri sul caso delle nomine del Csm, negando l’uso delle intercettazioni delle sue conversazioni con Luca Palamara (ottenute tramite trojan).
GOVERNO, MAGGIORANZA IN ORDINE SPARSO. Stamattina, all’Assemblea di Confesercenti per il 50esimo anniversario dell’associazione di categoria, si sono ritrovati i quattro leader dei principali partiti nazionali: c’erano Giuseppe Conte, Enrico Letta, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Tolta la leader di Fratelli d’Italia, che è all’opposizione, per gli altri tre era inevitabile non confrontarsi anche sui temi di governo. A partire dal “patto” per approvare la manovra senza scossoni proposto dal segretario del Pd qualche giorno fa. Anche Conte si è trovato d’accordo, ma allo stesso tempo ha rilanciato chiedendo di coinvolgere anche i capogruppo in Parlamento e di allargare la discussione alle riforme. Nel frattempo però, il governo va avanti con i voti di fiducia: l’ultimo è stato messo sul decreto green pass, che si voterà alla Camera. Salvini ha detto che la Lega si esprimerà a favore, ma che i deputati contrari potranno astenersi. Vedremo sul giornale di domani come sono i rapporti tra Draghi e le forze politiche della sua maggioranza. Nel frattempo, i leghisti fanno la voce grossa anche sulla questione sanitaria. Mentre il virus continua a circolare, diverse regioni rischiano il giallo nelle prossime settimane, e il presidente del Friuli Massimiliano Fedriga ha chiesto di adottare la linea dura contro i non vaccinati, sul modello austriaco. Si è associato anche Toti, dalla Liguria. Sempre oggi, l’Alto Adige ha sospeso 252 sanitari non vaccinati. I nuovi positivi oggi sono quasi 7700, ma preoccupa l’aumento dei ricoverati con sintomi.
DA BOGOTÀ A MILANO (E LIVORNO): UNA MAXI-OPERAZIONE SVELA LE RAMIFICAZIONI DELLA ‘NDRANGHETA. Tre operazioni, 104 misure cautelari e una tonnellata di cocaina sequestrata, oltre ad aziende, beni e terreni. È il risultato di una maxi-inchiesta diretta contro la cosca Molé di Gioia Tauro e le sue ramificazioni in Lombardia e Toscana, ma anche in Sudamerica, da cui proviene la cocaina. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione, al porto illegale di armi e al traffico di droga, ma anche frode fiscale e corruzione. Secondo gli inquirenti, il blitz di oggi restituisce una “fotografia” di un’organizzazione che gestisce il traffico di droga e può contare su una rete di imprenditori attivi nell’economia “pulita” che facilitano il riciclaggio dei proventi dello spaccio. Davide Milosa racconta i dettagli dell’indagine e dell’operazione su FQ Extra. Sul Fatto di domani ci torneremo con un’intervista al procuratore antimafia Nicola Gratteri, paladino della lotta alla ‘Ndrangheta.
DRAGHI INCONTRA I SINDACATI, OLTRE ALLE PENSIONI C’È IL NODO DEL LAVORO. Questo pomeriggio il premier Draghi ha ricevuto i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi. Si è discusso di pensioni, su cui a fine ottobre si è consumata una rottura pesante, con il premier che aveva lasciato il tavolo dopo un’ora di confronto muro contro muro. Difficile che i sindacati riescano a strappare qualcosa anche questa volta. Sul giornale di domani seguiremo gli esiti dell’incontro. Oltre alle pensioni, un tema molto urgente è quello del lavoro. Oggi è arrivata la notizia dei 769 licenziamenti e la chiusura di 106 negozi in Italia previsti in un colpo solo dalla catena francese di supermercati Carrefour, che sta affrontando una pesante crisi finanziaria. Hanno protestato gli oltre 1300 lavoratori di AirItaly, a cui tra poco più di un mese scadrà la cassa integrazione e al concretizzarsi del licenziamento collettivo.
ZEROCALCARE: “PERCHÉ LE MONTAGNE NON DEVONO CADERE”. Nella sezione video di FQ Extra, il noto fumettista Michele Rech racconta come è nato il suo ultimo reportage sul popolo curdo. Si parte dalla regione di Shengal, dove vivono gli Ezidi, popolo che a causa della propria religione è stato vittima di un massacro da parte di Isis nel 2014, per arrivare al campo profughi di Makmur, nel quale una parte di curdi si sono rifugiati dopo la fuga dalla Turchia nel 1993. Zerocalcare ha visitato il nord dell’Iraq a giugno del 2021, e da lì è nato il fumetto Se cadono le montagne. Proprio le montagne a cavallo tra Turchia, Iraq, Siria e Iran ricoprono un ruolo centrale nella lotta per la liberazione del popolo curdo.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Tensioni sul confine. I militari polacchi oggi hanno usato i cannoni ad acqua per disperdere la folla di migranti assiepati lungo il confine con la Bielorussia. Domani sulla situazione ospitiamo un articolo di Gad Lerner.
Lettere dalla Birmania. Un reportage sulla repressione inflitta dai generali alla popolazione.
Sugar. Andra Scanzi ha intervistato Zucchero in occasione dell’uscita del suo ultimo disco Discover.
DA FQ EXTRA
Che clima fa: “I negoziati contano ma la nostra azione di più”. Il podcast di Luca Mercalli ed Elisabetta Ambrosi è dedicato a un bilancio della Cop26.
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