Al governo di Mario Draghi non si può dir di no. Per i suoi ministri e per i potenti mandarini di Stato al loro servizio si può fare qualche strappo alla regola anche se si tratta di far coriandoli della legge Severino sulla prevenzione e repressione della corruzione nella P.A. È successo che l’organo di […]
![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/11/21/variant-med_1200x630-obj26087043-1200x630.jpg)
Consiglio di Stato, lì la Severino non vale: la n. 2 della Carfagna rimane al suo posto