Zavattini: “Son stanco di essere artista”

Si alza il sipario; l’attore lascia passare due o tre minuti in silenzio guardando il pubblico poi armeggia intorno al magnetofono. Dal magnetofono, tra i soliti sibili e rumori, appare e scompare una voce, quella dell’autore cioè la mia. LA MIA VOCE – Mi chiamo Cesare Zavat… (tipici rumori del magnetofono). L’ATTORE (chiude per un […]
Abbonati a il Fatto Quotidiano, l'unico giornale libero che appartiene solo ai suoi lettori.
-
DigitalPartnerSfoglia ogni giorno i contenuti di FQ IN EDICOLA sul tuo pc e sulla nuova app.
Incluso nell'abbonamento
- Accesso illimitato ai contenuti
- Navigazione senza pubblicità
- Accesso alle offerte esclusive